partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


Fatoumata Diawara
The queen of afrofuturismo
For Mario (Live)
Dedicato a Mario Guidi
Sade
Soldier Or Love
Roberto Bonati
Un sospeso silenzio
Mauro Grossi
Colori
Luigi Cinque
Passaggi
Olivia Sellerio e Pietro Leveratto
Violeta
ParmaFrontiere Orchestra
A Silvery Silence, fragments from Moby Dick
Salis – Bollani - Cantini – Pareti - Ferra
Pokerissimo di teste coronate
Carla Bley Big Band
Gran finale del Vivere Jazz Festival 2006

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  20/04/2024 - 14:01

 

  home>musica > jazz_etno

Scanner - musica
 


Sade
Soldier Or Love
Un’elegante miscela di soul, jazz e pop
[Sony Music 2010]

 




                     di Paolo Boschi


È difficile per chi si è lasciato incantare da Sade Adu al suo indimenticabile esordio del 1984 con Diamond Life resistere alla tentazione di ascoltare ogni nuovo disco della cantante anglonigeriana e del suo omonimo gruppo. Dopo essere tornata alla ribalta nel 2000 con Lovers rock, stavolta Sade ci ha regalato Soldier Of Love, un disco dal titolo quasi ossimorico e che presenta una forte continuità con il passato dell’artista sia sul fronte musicale che tematico, dato che le dieci tracce della tracklist sono soprattutto ballate sentimentali e propongono l’elegante miscela di soul, jazz e pop che da sempre costituisce il sofisticato marchio di fabbrica di Sade. Soldier Of Love prende avvio con i toni soffusi della splendida The Moon And The Sky, marcata da un incedere ipnotico e da un riff contagioso quanto raffinato. A ruota arrivano la tesa e ombrosa titletrack e Morning Bird, ballata dolcissima ed essenziale. Poi l’album presenta Babyfather, anch’essa molto delicata e ariosamente venata di reggae e cori in sottofondo. E dopo, in suggestiva alternanza di luce ed ombra, ecco un’altra ballata struggente e malinconica come Long Hard Road. Secondo lo stesso schema, dopo una canzone ‘autunnale’ poi l’album ne regala una ‘primaverile’: si tratta della splendida Be That Easy, ugualmente nostalgica ma al tempo stesso solare. Soldier Of Love prosegue allo stesso modo con la successiva Bring Me Home, probabilmente la canzone ritmicamente più tesa dell’album, seguita da In Another Time, il gioiello indiscusso del disco, una deliziosa meraviglia soul che per quattro minuti e rotti ci parta fuori dal tempo e dallo spazio sulle tracce di una Sade ispirata ed insostenibile. Non è finita perché la coda dell’album ha ancora in serbo per noi una ballata morbidamente rhythm’n’blues come Skin, sinuosa ed intrigante, prima di chiudere il discorso con The Safest Place, l’ultimo gioiello in programma, tutto giocato su un’atmosfera struggente in cui la voce di Sade tratteggia storie come un carboncino sulla carta ruvida. Vivamente consigliato.

Sade, Soldier Or Love [Sony Music 2010]

Voto 8 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner