"Abbiamo deciso di smettere di essere una band – annuncia Michael Stipe -. Ce ne andiamo con grande senso di gratitudine, di compiutezza, e di stupore per tutto ciò che abbiamo realizzato. A chiunque sia mai stato toccato dalla nostra musica va il nostro più profondo ringraziamento per averci ascoltato".
Sarà dura per molti intenditori del sound contemporaneo, per quanti mettevano in cima alla loro personalissima lista delle band preferite quella di Athens (in Georgia). Dal 21 settembre 2011 il gruppo che aveva preso il nome da una fase del sonno, (rem è l’acronimo di rapid eye movement), non
esiste ufficialmente più. E sono gli stessi protagonisti del migliore rock
alternativo statunitense a darne notizia, ad
accomiatarsi dai loro fan, direttamente dal loro
sito web.
Farsi da parte quando si è ancora prepotentemente sulla cresta dell’onda, con 15 album all’attivo e 85 milioni di dischi venduti, non è certo una scelta facile, ma è una scelta di vita. E come tale va rispettata.
Anche se ovviamente sarà difficile fare a meno di un punto di riferimento musicale così intenso, brillante e piacevolmente intellettuale come quello dei Rem.
Saluta la ribalta una formazione che in 30 anni di sperimentazione ha
avuto il merito di mischiare le carte
del rock con scorribande elettroacustiche senza fine, con invenzioni e melodie
contemporanee che prendevano energia dal sound americano mischiato a psichedelia
e punk. Niente più ballate senza tempo? Non è detto! Almeno lo speriamo!
Per il momento, in attesa che Stipe & Co ci ripensino, non ci resta che rimettere nel lettore e ascoltare con un po’ di rimpianto il loro ultimo album, “Collapse into now" (pubblicato l’8 marzo 2011 e definito da Mike Mills 'il lavoro migliore dai tempi di Out Of Time), ma a breve nonostante lo scioglimento è previsto l’ultimissimo album dei R.E.M. La Warner Bros il 15 novembre 2011 pubblica infatti Part lies, part heart, part truth, part
garbage 1982 - 2011, un doppio cd con i
successi che hanno fatto la storia del rock e della band e tre brani inediti
che i R.E.M. hanno composto dopo la realizzazione del loro ultimo album: “A
month of Saturdays”, “We all go back to where we belong” e “Hallelujah”..
"Ripercorrere i nostri ricordi e la musica di oltre 3 decenni è stato
un lavoraccio”, dice Mike Mills sulla scelta dei brani di Part lies, part heart,
part truth, part garbage, 1982 – 2011. “Ma alla fine ci è sembrato che queste
canzoni tracciassero una linea naturale lungo questi 31 anni di lavoro insieme”.
Voto
8