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Streghe & Madonne
X edizione del Festival
Dedicato a tutte le donne non rieducabili
Da venerdì 28 settembre a domenica 7 ottobre 2007 al Teatro Manzoni di Calenzano

 




                     di Tommaso Chimenti


L’aperitivo delle stagioni ufficiali fiorentine è da alcuni anni lo “Streghe e Madonne” del Teatro delle Donne nella bomboniera del Manzoni calenzanese. Un teatro che è una chicca, una terrazza sulla vallata, affreschi, presentazioni di libri, e prime assolute. Ancora donne a testa alta, che non si fanno schiacciare, che gridano, urlano il loro dissenso, che non si nascondono. Così le “Donne”, capitanate dall’inesauribile Cristina Ghelli, supportate da Comune, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Consiag e Unicoop Firenze, dal 28 settembre al 7 ottobre 2007 catalizzeranno l’attenzione sul loro piccolo scrigno dove ogni anno spunta una nuova perla. Il Manzoni di Calenzano rimane agganciato sia a “Firenze dei Teatri” che alla manifestazione dei “Teatri Aperti” (il 3 ottobre 2007 visita guidata al teatro alle 19). A farla da padrone il nuovo parto di Stefano Massini. Il suo “Donna non rieducabile” (6 e 7 ottobre 2007) è dedicato alla giornalista russa Anna Politkovskaja ad un anno dalla scomparsa. Dal suo brutale assassinio. Poche settimane fa “sono stati assicurati alla giustizia”, perifrasi desueta che fa ancora pensare al KGB, dieci attivisti ceceni, proprio quella Cecenia che la cronista tentava di documentare, testimoniando con la propria voce fuori dal coro ed imparziale, le torture, le sevizie, le ingiustizie patite sotto il governo Putin. Pochi, nel silenzio generale, credono veramente che la reporter (il caso somiglia alla nostra Ilaria Alpi) sia stata eliminata da coloro ai quali aveva dato volti e voce. Massini con il suo “Donna non rieducabile”, definizione datale dal Cremlino, continua la sua ricerca tra le sbarre ed i poteri forti, nelle pieghe nodose nascoste della società civile, nelle trame infamanti, laide e lorde, del nostro tempo. Un testo nato in un primo tempo come una lettura e che invece, anche a finanziamenti ed ai due interpreti, Luisa Cattaneo presente nelle due “Gabbia” e Roberto Gioffrè, in questi giorni al ventennale di “Intercity” con “Alias Godot”, è diventata piece. La rassegna si apre con “Radiazioni”, (28, 29 set) testo nato dalla scuola di scrittura teatrale di Dacia Maraini, con i docenti Silvia Calamai, Ugo Chiti e Francesco Niccolini, diretto dall’ottimo Michele Panella, di scuola Barbara Nativi. Una certezza. Tra gli altri appuntamenti il “Maria Maddalena” (5 ottobre 2007 ) di Silvia Pasello, già a Fabbrica Europa ’06, dalla Yourcenar, e poi incontri e presentazioni di libri, dalla Zappa Mulas il 2, alle poesie di Marina Cvetaeva il 4. Interessante approfondimento è “Groupie, ragazze a perdere” di Barbara Tomasino, con Bruno Casini, il 3, indagine sulle “ragazze che stavano al seguito di un gruppo rock in tournee”. Proprio Frank Zappa diceva che “se non hai groupie intorno vuol dire che non stai facendo sul serio”. Il Teatro delle Donne fa sul serio. Info: 12 e 10 euro; 055.8876581.

Voto 7 + 

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