Neti-Neti al Festival internazionale di Danza, Bergamo 2002
Non era giorno, non era notte. Festival di Danza Bergamo 2002
Post-Retroguardia e Paco Décina: poetica danzante spazio e silenzio
Il secondo spettacolo presentato dalla Post-Retroguardia al festival Internazionale di Danza
svoltosi a Bergamo è una delle colonne portanti del ricco repertorio della
compagnia. In Neti-Neti
si assiste ad un vero e proprio dialogo danzante fra due siluette che via via vanno
intrecciandosi dando vita a forme scultoree dall’antico gusto neoclassico.
Sulle corde di ritmi accesi, a tratti metallici e con un
marcato rimando alle sonorità religiose orientali, le due figure muovono passi
felpati e leggeri, si sfiorano, si avvicinano, creando un’atmosfera sempre più
avvolgente. La musica accompagna i movimenti come se fossero invocazioni,
preghiere e si riesce quasi a toccare la forza che muta i corpi; essi appaiono
come figure uscite dallo scalpello di uno scultore e pronte ad abbandonare la
materia per donarsi all’aria. Il corpo diventa il soggetto della danza
riportando alla mente gli antichi riti propiziatori. Una cerimonia per esaltare
la forma che con la sua fluidità supera il confine della realtà e trasporta i
pensieri in un nuovo mondo.
Una performance che intreccia il presente al passato
continuando a vagare nel tempo. Le figure si tessono nell’ombra, dando immagini
dai forti contrasti. Un uomo ed una donna, tornando ancora ai primordi,
sussurrano linguaggi a tratti identici, a tratti contrapposti: una danza
asimmetrica che per qualche istante si allontana dalla musica e si
dimena dal giogo del tempo.
Ancora il vuoto, il forte dinamismo che continua nei
silenzi prolungati, si ferma e lascia spazio a figure immobili, che
sembrano non riuscire a reggere i suoni in uno spettacolo che volge al termine.
Paco
Décina stupisce ancora con una coreografia semplice ma avvolgente che Valeria Apicella e Paolo Rudelli
interpretano alla perfezione in un duo da incanto.
Voto
8,5