partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


Balletto Arabesque
Highlights
Leoni per la Danza 2018
Marie Chouinard ha scelto:
A.T. De Keersmaeker
A love supreme
Palcoscenico Danza 2017
Inaugura Aterballetto
Lindy Hop
Gli appuntamenti cool
Giovani Coreografi
Vetrina Internazionale
Cenacoli Fiorentini
Grande Adagio Popolare
B.Motion
Gran finale 2014,
CCDC
As If To Nothing
7th Sense
Di Vahan Badalyan

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  03/05/2024 - 02:47

 

  home>live > danza

Scanner - live
 


Neti-Neti
Duo danzante della compagnia Post-Retroguardia
Coreografia: Paco Décina, Musiche: Galina Pjankovna Vamujto, Voixdu Finistére artique, Tribu Nenec, Rituel de L’Ordre du DurkpaKagyu, Satya Dev Pawar (violon), Raga Maru-Baihag, Inde du nord;Creazioni Sonore: Oliver Renouf, Christian Calon; Interpreti: Valeria Apicella, Paolo Rudelli; Luci: Joel Hourbeigt, in collaborazione con Laurent Schneegans; Costumi: Regina Martino
Al Festival Danza Estate, Bergamo 2002. Ex Chiesa di Sant’Agostino. 13 Luglio 2002

 




                     di Drago


Neti-Neti al Festival internazionale di Danza, Bergamo 2002

Non era giorno, non era notte. Festival di Danza Bergamo 2002

Post-Retroguardia e Paco Décina: poetica danzante spazio e silenzio


Il secondo spettacolo presentato dalla Post-Retroguardia al festival Internazionale di Danza svoltosi a Bergamo è una delle colonne portanti del ricco repertorio della compagnia. In Neti-Neti si assiste ad un vero e proprio dialogo danzante fra due siluette che via via vanno intrecciandosi dando vita a forme scultoree dall’antico gusto neoclassico.

Sulle corde di ritmi accesi, a tratti metallici e con un marcato rimando alle sonorità religiose orientali, le due figure muovono passi felpati e leggeri, si sfiorano, si avvicinano, creando un’atmosfera sempre più avvolgente. La musica accompagna i movimenti come se fossero invocazioni, preghiere e si riesce quasi a toccare la forza che muta i corpi; essi appaiono come figure uscite dallo scalpello di uno scultore e pronte ad abbandonare la materia per donarsi all’aria. Il corpo diventa il soggetto della danza riportando alla mente gli antichi riti propiziatori. Una cerimonia per esaltare la forma che con la sua fluidità supera il confine della realtà e trasporta i pensieri in un nuovo mondo.

Una performance che intreccia il presente al passato continuando a vagare nel tempo. Le figure si tessono nell’ombra, dando immagini dai forti contrasti. Un uomo ed una donna, tornando ancora ai primordi, sussurrano linguaggi a tratti identici, a tratti contrapposti: una danza asimmetrica che per qualche istante si allontana dalla musica e si dimena dal giogo del tempo.

Ancora il vuoto, il forte dinamismo che continua nei silenzi prolungati, si ferma e lascia spazio a figure immobili, che sembrano non riuscire a reggere i suoni in uno spettacolo che volge al termine.

Paco Décina stupisce ancora con una coreografia semplice ma avvolgente che Valeria Apicella e Paolo Rudelli interpretano alla perfezione in un duo da incanto.

Voto 8,5 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner