Teatro Metastasio, stagione 2007 / 2008
Teatro Metastasio, fuori abbonamento 2007 / 2008
Teatro Metastasio ragazzi, Stagione 2007 / 2008
Molly Sweeney, di Brian Friel, regia Andrea De Rosa, 2007
i Giganti della montagna, Compagnia Lombardi-Tiezzi, 2007
Farfalle, Compagnia TPO, 2007
Gomorra, Mercadante Teatro Stabile di Napoli, 2007
Pasticceri
Io e mio fratello Roberto
, 2006
Roberto Andò e Moni Ovaia, Le storie del sig.Keuner, di Bertolt Brecht
Luca Zingaretti, Legge La Sirena, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Tre sorelle di Anton Cechov, Regia Massimo Castri
Giorgio Strehler, La storia della bambola abbandonata
Teatro del Carretto, Pinocchio, da Carlo Collodi
Campagnia Pippo Delbono, Questo buio feroce
Se la stagione 2007 / 2008
del Metastasio di Prato era già di per
sé ottima l’aggiunta dei quattro “Fuori abbonamento” l’ha resa ancora più
eccellente. Vere chicche più il “Pasticceri”, (2-6 gennaio
2008) che va detto fa sempre cassa, di Leonardo Capuano e Roberto Abbiati
sinceramente fuori dal coro, dal rigore e coerenza della nuova stagione del Met
targata Federico
Tiezzi. Il Met che diventa a pieno titolo Teatro della Toscana aiutato
anche dai fondi regionali che sono aumentati del 20%. A novembre si inserisce “The
grand Inquisitor” di Peter Brook (16-18 2007) in inglese: “Questo è il
nucleo centrale de “I Fratelli Karamazov” – spiega il direttore in maglietta a
righe sotto la giacca a quadretti – dove si mettono a confronto i due fratelli,
Ivan il socialista e Alioscia il mistico”. A dicembre (4-6 2007) il “Mein
Kampf” di Tabori con Marcello Bartoli: “La prima volta in Italia è stato
rappresentato a Cividale del Friuli nel ’90 e da allora non è stato ripreso.
Qui un giovane Hitler pittore, più un “imbianchino”, incontra un mendicante
ebreo. Sono contento che torni alla regia Egisto Marcucci dopo i vari problemi
di salute che lo hanno afflitto”. Ed a febbraio chiude il cerchio dei fuori
programma “La
storia della bambola abbandonata”, un classico strehleriano che miscela “Il
cerchio di gesso” di Brecht a Alfonso Sastre, spagnolo che ha subito il
franchismo: “Ci sono due bambine – spiega l’ancora bellissima, e rossissima, Andrea Jonasson,
musa e compagna del regista del Piccolo milanese fin dal ’72 – la ricca e
viziata Lolita che butta via la sua bambola, e la povera Paca che la risistema
e la fa ritornare bella. A Milano ho ancora attaccato in corridoio il poster
che rubai dal corridoio del teatro”. Sul palco anche tanti bambini, il coro e
le due protagoniste che usciranno dalle selezioni nelle scuole pratesi. E poi
ci sono le produzioni come “La pelle” (15-27 aprile 2008) di Marco Baliani da
Curzio Malaparte (continuano i festeggiamenti del 50esimo dalla morte) “un
testo duro, spietatamente lucido ed anticipatore in una Napoli cartina tornasole
di tutta l’Italia”, e a chiudere “Santa
Giovanna dei macelli” (28 aprile – 11 maggio 2008) de Le Belle Bandiere.
Voto
8