Tre cavalli
Opera sull'acqua e altre poesie
"Chi ha steso braccia al largo / battendo le pinne dei
piedi / gli occhi assorti nel buio del respiro, / chi si è immerso nel fondo di
pupilla / di una cernia intanata / dimenticando l'aria, chi ha legato / all'albero una tela e ha combinato / la
rotta e la deriva, chi ha remato / in piedi a legni lunghi: questi sanno / che
le acque hanno volti. / E sopra i volti affiorano / burrasche, bonacce,
correnti / ne il salto dei pesci che sognano il volo". Si tratta di Volti,
la poesia i cui versi campeggiano sulla
copertina di Opera sull'acqua e altre poesie, la prima raccolta lirica
di Erri De
Luca, classe 1950, di natali partenopei ma attualmente di residenza romana,
già autore di romanzi di grande successo come Tre cavalli (1999)
e Montedidio (2001). Versi in perfetto accordo con lo spirito di
viaggio, ricerca, tentativo, che caratterizza il libro. De Luca introducendo le
sue poesie manifesta il suo spaesamento nel ritrovarsi tra i tanti nomi
illustri che lo affiancano nella storica collana bianca della "Collezione
di poesia" Einaudi: "E' che a cinquant'anni" spiega il neo-poeta
"un uomo sente di doversi staccare dalla sua terraferma e andarsene al
largo. Per chi scrive storie all'asciutto della prosa, l'azzardo dei versi è il
mare aperto". E questo è in effetti un libro di poesie che nasce dal
navigare al largo, sia sul versante simbolico sia dal punto di vista personale
dell'autore: una raccolta in cui, in perfetto accordo col titolo, l'acqua
costituisce il Leitmotiv dichiarato sia in ambito allegorico che visivo.
Un azzardo lirico - parafrasando De
Luca - che si articola nelle dodici poesie che compongono Opera
sull'acqua e negli altri tredici componimenti di ispirazione varia che
completano il volume: tra mistica biblica ed un allucinante squarcio di Belgrado, tra la
tragedia del Vajont ed un riuscito autoritratto, tra i fiumi insanguinati dell’ex Jugoslavia ed una
vivida denuncia ai carghi in cui talora scompaiono extracomunitari disperati,
fino all’asciutta (ed efficace) sequenza finale che caratterizza Sputi.
Da provare.
Erri De Luca, Opera sull'acqua e altre poesie, Torino, Einaudi, 2002; pp. 43
Voto
7
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