United 93
Regia di Paul Greengrass
Cast: Lewis Alsamari, Cheyenne Jackson, Trish Gates, Khalid Abdalla, Opal Alladin, David Alan Basche, Richard Bekins, Starla Benford; drammatico; Gran Bret./U.S.A.; 2006; C.
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Bloody Sunday
The Bourne Supremacy
United 93
The Bourne Ultimatum
Green Zone
Difficile immaginarsi nel
passato recente un giorno più tragicamente indelebile dell’11 settembre 2001:
quattro gruppi di terroristi misero in atto quasi nello stesso momento quattro
dirottamenti su altrettanti aerei di linea, con il proposito di farli
schiantare contro obiettivi prefissati di alto valore strategico e simbolico.
In tal senso il doppio colpo più clamoroso andò a segno contro le Twin Towers
di New York, in cui trovarono la morte migliaia di innocenti e la cui area,
ribattezzata Ground Zero, una volta rimosse le macerie è stata lasciata
volutamente deserta ad eterno monito del giorno più buio per la città che non
dorme mai. Dei quattro aerei dirottati uno soltanto non colpì il proprio
bersaglio grazie al coraggio degli innocenti viaggiatori, tutti civili, tutti
morti nel tentativo di impossessarsi del controllo del Boeing 757, finito nelle
mani di un kamikaze terrorista,. Ma il volo 93 dell’United Airlines si schiantò
uguarlmente al suolo in un’area boschiva nei pressi di Shaksville, in
Pennsyvania: United 93 ne ricostruisce la
tragica storia grazie al piglio documentaristico del regista britannico Paul
Greengrass, che ha cercato di ricostruire le varie fasi di un attentato fallito
(ma finito pur sempre in tragedia) grazie ai tracciati telefonici delle vittime, che chiamarono in massa i
propri familiari prima di tentare il tutto per tutto opponendosi ai quattro
terroristi, tristemente consapevoli del fato incombente sulle loro teste.
L’autore di Bloody
Sunday inizia a raccontarci questa storia mostrandoci con piglio
documentaristico i preparativi rituali degli attentatori di Al-Qaeda, il loro
arrivo all’aeroporto, i vari controlli, i momenti concitati preliminari
all’azione terroristica, ed infine il dirottamento vero e proprio, che
seguiremo quasi in tempo reale sia sul velivolo che a terra, nel centro di
controllo adibito a gestire problemi del genere. Con la minaccia di un dispositivo
esplosivo (che si rivelerà fasullo) e tramite qualche efficace dimostrazione di
violenza i quattro integralisti islamici terranno sotto scacco gli sfortunati
passeggeri civili del volo 93 della United Airlines, iniziando a correggere la
rotta dell’aereo verso il Pentagono. Col passare dei minuti le vittime
inizieranno a prendere coscienza della loro situazione disperata e soprattutto
della loro forza numerica, che consentirà di sventare l’attentato ad alta quota
senza riuscire a salvare una sola vita umana. Greengrass ci racconta la storia
di United 93 col suo stile scarno, serrato e realistico: l’uso ripetuto
della telecamera a mano in particolare pare catturare l’attentato in presa
diretta, con un coinvolgimento totale per lo spettatore, oppresso da una suspense
a fine nota, che il regista enfatizza senza mostrarci. Da vedere, ma gli
spettatori che hanno paura di volare faranno bene a prepararsi mentalmente…
United 93, regia di Paul Greengrass, con Lewis Alsamari, Cheyenne Jackson, Trish Gates, Khalid Abdalla, Opal Alladin, David Alan Basche, Richard Bekins, Starla Benford; drammatico; Gran Bret./U.S.A.; 2006; C.; dur. 1h e 30’
Voto
7
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