Billy Elliot - Recensione
Billy Elliot - Presentazione
The Hours
The Reader - A voce alta
L’acclamato
autore di Billy Elliot
e The Hours torna
a parlarci di adolescenza e sentimenti con una storia che affronta la Shoah da
una prospettiva molto originale, attraverso una rilettura à rebours che
il protagonista fa del proprio irrisolto passato. Tutto prende avvio nella
Germania del dopoguerra, negli anni Cinquanta, quando Michael Berg, un ragazzo
nel bel mezzo dei primi turbamenti sessuali, viene colto da un malore e
soccorso da Hanna, un’avvenente donna sui trent’anni, di professione
controllore di biglietti tramviari. Ritornato a casa, il giovane protagonista
scopre di avere la scarlattina ed è costretto a letto per settimane finché,
appena rimessosi in piedi, va in cerca di Hanna per ringraziarla dell’aiuto e
si lascia coinvolgere da lei in una relazione appassionata e segreta. Oltre ai
frequenti rapporti sessuali il rapporto tra i due è anche caratterizzato dalle
letture dei classici che Hanna ama ascoltare dalla viva voce di Michael, che
inizia leggerle Omero, Cechov e molti altri autori. È una relazione
problematica non soltanto a causa della differenza d’età tra Hanna e Michael, ma anche dall’estrema
reticenza che la giovane donna ha verso se stessa ed il proprio passato,
caratteristica che contribuisce a renderla ancora più misteriosa ed intrigante.
La relazione dura soltanto il tempo di un’estate, interrompendosi per
l’improvvisa scomparsa di Hanna in seguito ad una promozione con conseguente
trasferta: Michael cristallezzarà emotivamente questa esperienza finché anni
dopo, ormai studente universitario di legge, si ritroverà davanti Hanna come
imputata in un processo per i crimini perpetrati dai Nazisti durante la guerra,
accusata dell’omicidio di trecento donne ebree insieme ad altre colleghe – le
quali, a differenza di lei, non confessano con ottusa ingenuità la loro
colpevolezza ma ipocritamente si proclamano innocenti –. Mentre l’ombroso
passato di Hanna viene a galla impietosamente, il suo giovane ex amante scopre
un importante segreto che continuerà ad influire sulle vite di entrambi: la
donna infatti era ed è tuttora analfabeta, circostanza che parzialmente la
scagionerebbe dai crimini compiuti, ma è disposta ad incassare l’ergastolo in
silenzio pur di evitare la vergogna di ammettere davanti a tutti di non saper
leggere né scrivere. Nonostante sia combattuto tra l’afflato dell’amore di un
tempo e la repulsione per una donna ottusa quanto mostruosa, sarà proprio Michael, nel corso degli
anni, a tenderle un filo verso l’alfabetizzazione inviandole in prigione prima
audiocassette con incise le registrazioni dei romanzi che Hanna amava, quindi
libri che le consentiranno di imparare tardivamente a leggere. E nel finale
Michael troverà perfino il coraggio per cercare una sorta di perdono postumo
per Hanna e qualcosa di simile ad una catarsi per se stesso. Dall’omonimo
romanzo di Bernhard Schlink il talentuoso Daldry
ha tratto un film altamente simbolico sul senso di colpa che nel dopoguerra ha
afflitto intere generazioni di Tedeschi oppressi dalla responsabilità indiretta
dell’Olocausto. In The Reader risulta
atipica ed assai originale la prospettiva scelta per rappresentare la banalità
del male, attraverso l’ottica di una Kate Winslet da
Oscar, misteriosa quanto conturbante da giovane, rinchiusa nella sua
intimistica espiazione di anziana reclusa, bravissima in un ruolo in cui la
vediamo evolvere dai trenta alle soglie dei settanta anni. Le fa buona
compagnia un ottimo Ralph
Fiennes nel ruolo di Michael adulto nella cornice narrativa che inquadra e
contrappunta in modo non lineare l’amore di un tempo e la spiazzante ricomparsa
di Hanna in tribunale. Da non perdere.
The Reader - A voce alta (The Reader), regia di Stephen Daldry, con Ralph Fiennes, Kate Winslet, Bruno Ganz, Ludwig Blochberger, Jeanette Hain, Volker Bruch, Linda Bassett, Claudia Michelsen; drammatico/sentimentale; U.S.A./Germania; 2008; C.; dur. 2h e 2’
Voto
7/8
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