Disastro a Hollywood
L'uomo dell'anno
Bandits
Sesso e potere
Sleepers
Con
Sleepers Barry Levinson,
già autore di Rain Man, firma un film di formazione tratto dall’omonimo
romanzo autobiografico di Lorenzo Carcaterra. La storia al centro del plot sembra
un ordinario esempio di ascesa e caduta metropolitana: a metà anni Sessanta quattro
ragazzi dopo una bravata finiscono in riformatorio, tra le grinfie di un
secondino con tendenze pedofile. Quando sono usciti non sono più le stesse
persone: il trauma subito li ha resi dei ‘dormienti’,
esseri umani apparentemente normali ma in fremente attesa del momento giusto
per un’opportuna vendetta. Non a caso undici anni dopo due di loro si fanno
giustizia sommaria nei confronti del turpe seviziatore: per uscirne puliti
troveranno l’aiuto degli altri due compagni di riformatorio, che nel frattempo
sono diventati rispettivamente un procuratore ed un giornalista (nonché voce
narrante della storia). Per riuscire a vendicarsi e farla franca al contempo i
quattro protagonisti dovranno convincere un prete (un bravissimo De Niro) a fornire un loro
alibi – ovviamente falso, perché il delitto l’hanno realmente commesso – sul
quale un avvocato alcolizzato con il volto di Dustin Hoffman impernierà la
difesa. Sleepers è un film
quasi inevitabilmente discontinuo, soprattutto a causa della lunghezza
eccessiva del plot: a favore della pellicola di Levinson giocano
comunque l’efficace narrazione a flashbacks
ripetuti, una bella
ricostruzione del problematico quartiere di Hell’s Kitchen ed un cast davvero
di primo livello.Sleepers, regia di Barry
Levinson, con Jason Patric, Brad Pitt, Robert De Niro, Dustin Hoffman, Kevin
Bacon, Vittorio Gassman, Minnie Driver, Brad Renfro; drammatico; Usa; 1996; C.;
dur. 2h e 32’
Voto
6+