Paycheck
Windtalkers
Mission: Impossible-2
Face/Off

L'ennesima traslazione sul grande schermo di un racconto del grande Philip K. Dick offre a John Woo l'occasione per tornare ai suoi consueti livelli qualitivi dopo l'anonima regia di Windtalkers, nonostante il cineasta asiatico di fatto sia subentrato in corso d'opera al collega Brett Rattner dietro la macchina da presa. Tratto dal racconto I labirinti della memoria, Paycheck è un thriller fantascientico che rielabora con gusto il memoriale spunto di partenza, aggiungendo al cocktail filmico una spruzzata sentimentale assente nella fonte letteraria e shakerando il tutto attingendo all'atmosfera d'indecifrabile mistero che pervadeva Intrigo Internazionale di Alfred Hitchcock. L'unico neo dell'operazione è che Ben Affleck, nonostante la buona volontà, non è esattamente Cary Grant, per quanto in Paycheck l'interpretazione del cast resti secondaria rispetto alla forza motrice della trama. Il protagonista della storia, ambientata in una Seattle prossima e ventura, è l'ingegnere informatico Michael Jennings, un professionista talmente geniale che i suoi committenti, dopo essersi avvalsi della sua preziosa collaborazione, dietro lauto compenso sono soliti assicurarsi anche il suo silenzio previa cancellazione della sua memoria. In genere i periodi professionali artificialmente rimossi a Jennings ammontano a pochi mesi, ma per il suo ultimo incarico top secret sotto la supervisione di James Rethrick l'apprezzato informatico scopre di aver rinunciato addirittura a tre anni della sua vita per l'astronomica cifra di 95 milioni di dollari, poi scambiati volontariamente con una serie di oggetti personali all'apparenza del tutto inutili grazie ad una clausola del suo contratto di lavoro. Dopo questa imbarazzante scoperta iniziale, che lascia il nostro protagonista comprensibilmente incredulo, una girandola di guai comincia a piovergli addosso e Paycheck inizia a prendere ritmo e mordente: Jennings si ritrova infatti contemporaneamente braccato dall'Fbi - fortemente interessata alla natura della sua collaborazione con Rethrick (di cui l'ingegnere ovviamente non ricorda più nulla) - e da misteriosi sicari intenzionati ad ucciderlo per motivi a lui ignoti. Dopo aver cominciato a fuggire, Jennings scoprirà presto che i sette oggetti barattati ad un prezzo iperbolico sono più utili della loro dimessa apparenza e contengono la chiave per rimettere insieme i pezzi dell'articolato mosaico in cui si è ritrovato: in palio un vero amore sbocciato nei tre anni che gli sono stati cancellati (come dimenticare il volto di Uma Thurman?) e addirittura il futuro del mondo (tale era la natura dell'ipertecnologico progetto cui Jennings aveva lavorato). Morale della favola: togliendo all'uomo il mistero del futuro, la sua vita perde ogni significato. Nel complesso Paycheck si rivela un avvincente prodotto d'intrattenimento in cui Woo, pur senza stupire, dipana con efficacia tutto il suo apprezzato repertorio: adrenalitiche scene d'azione, suspense a fiotti, antagonisti che si affrontano faccia a faccia con le pistole spianate, taglienti primi piani, ralenti a ripetizione e l'immancabile colomba bianca svolazzante (nel momento più improbabile del film). Da vedere.

Voto 7-