Super Size Me
Che fine ha fatto Osama Bin Laden?
Un
nuovo (si fa per dire, essendo stato girato due anni fa) documentario del pluripremiato autore di Super Size Me, fortunatissima inchiesta sull’ambiguo
mondo della multinazionale numero uno del fast food (McDonald, of course) nonché
ardito esperimento gastronomico condotto sul filo dell’autolesionismo e
consistente in una dieta di trenta giorni a base esclusivamente di prodotti
della popolare catena. Stavolta il dinamico Morgan Spurlock ha preso spunto dalla sua prossima paternità
ponendosi una domanda basilare riguardo al mondo in cui
crescerà il suo futuro erede: quale padre americano in fieri non vorrebbe infatti rendere il mondo più sicuro
assicurando alla giustizia il famigerato Osama Bin Laden,
nemico pubblico numero uno degli States e del mondo
occidentale tutto? Dopo anni dall’inizio della cosiddetta “guerra al terrore”
di bushiana memoria, la ricerca del cineasta prende
le mosse da New York con le vaccinazioni di routine ed
un corso preliminare di sopravvivenza ed autodifesa, tappe fondamentali per
resistere nei paesi del terzo mondo che Spurlock
intende scandagliare per assicurare alla legge il suo introvabile ‘bersaglio’.
Inizia così un variegato viaggio che lo conduce dai minareti dell’Egitto alle
montagne dell’Afghanistan passando per diversi stati arabi (Marocco, Israele,
Territori palestinesi, Giordania, Arabia Saudita) sulle tracce del terrorista
barbuto più braccato del pianeta, la cui ubicazione Spurlock
non trascura di chiedere a qualsivoglia interlocutore, anche per strada e
sempre ex abrupto, innescando di
solito un silenzio imbarazzato e quasi divertito. Si tratta di un viaggio
spesso ben documentato, ricco d’umorismo e dotato di qualche inserto
d’animazione, ma che via via lascia affiorare non
pochi dubbi sul rapporto tra la politica estera degli U.S.A., il fondamentalismo islamico e il terrorismo internazionale,
consentendoci all’occorrenza di scoprire che non tutti i musulmani sono
kamikaze folli pronti a farsi esplodere ma che le loro aspettative verso il
futuro non sono poi tanto diverse dalle nostre. Il tutto inframmezzato dalle
immagini della moglie di Spurlock durante le varie
fasi della gravidanza, in attesa del ritorno del
cineasta e futuro padre. Il tono è intrigante a partire dal
titolo, che riprende quello di un noto programma televisivo americano – vedere
anche la locandina originale, che parodizza Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta –, ma le cose
si complicano via via che le mille interviste del
viaggio di Morgan Spurlock mostrano al
gentil pubblico un mondo arabo assai moderato e preoccupato per le mine vaganti
innescate dal fondamentalismo al suo interno. Non a
caso la ricerca del giovane cineasta si arresta nella zona tribale ai confini
del Pakistan (preclusa agli stranieri) in cui Bin Laden dovrebbe essere nascosto, giudicando più salutare
tornare a casa per veder nascere il proprio figlio. Un dinamico documentario
d’assalto, divertente e dissacrante ma incisivo.
Che fine ha fatto Osama Bin Laden? - Where in the World Is Osama Bin Laden?, regia di Morgan Spurlock, con Morgan Spurlock; documentario; U.S.A.; 2008; C.; dur. 96’
Voto
7+