Mission: Impossible
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Mission Impossible 3
Mission: Impossible - Protocollo Fantasma

E quattro! Stavolta dietro la macchina da presa tocca a Brad Bird, regista due volte premio Oscar per le delizie d'animazione di Ratatouille e la superfamiglia con superproblemi de Gli Incredibili. Dopo l'elegante citazionismo di Brian De Palma, il dinamismo ipercinetico di John Woo e la passione per gli intrecci e il flashback di J.J. Abrams, per la quarta puntata della premiata saga Bird ha messo a punto uno stile che cerca di miscelare gli immancabili inserti adrenalitici richiesti dal genere con momenti di approfondimento psicologico del protagonista Ethan Hunt, qui affiancato da tre colleghi ben armonizzati dal punto di vista narrativo. Ovviamente alla fine prevale la componente d'azione, che subordina tutto il resto. La trama prende avvio con il fallimento di una missione segreta dell'IMF di Ethan Hunt al Cremlino: il protagonista e i suoi collaboratori, implicati in un attentato terroristico, vengono ufficialmente ripudiati dal governo a stelle e strisce. Il presidente americano ha infatti lanciato l'operazione classificata come "Protocollo Fantasma": Ethan e i suoi, nonostante non possano più contare su nessuna copertura di sorta, cercheranno di provare la propria innocenza, tentando al contempo di fermare i cattivi della situazione ed impedire loro di provocare lo scoppio di un conflitto nucleare tra russi e americani che, come la Guerra Fredda insegna, non hanno mai superato la reciproca diffidenza che li divide fin dal Dopoguerra. Non si tratta di un'articolata trama di spionaggio, ma del più banale escamotage per indurre il cast a passare all'ennesima location esotica in un crescendo di sequenze altamente spettacolari, come il genere richiede per amplificare ad libitum il piacere dell'intrattenimento puro e semplice. Ma basta esserne coscienti, no?

Voto 7-