Spider
A history of violence
La promessa dell'assassino
A Dangerous Method

Indiscusso autore di culto del cinema contemporaneo, nella sua carriera David Cronenberg ha spesso diretto film incentrati sulle pulsioni umane, come Crash, ExistenZ, Spider, il superbo A history of violence e La promessa dell'assassino, tanto per citare i titoli più recenti della sua lunga filmografia. La sua ultima fatica non fa eccezione: in A Dangerous Method la storia prende avvia nel 1904 a Zurigo, quando a Carl Gustav Jung, ventinovenne psichiatra affascinato dalle teorie freudiane, sposato e in attesa di una figlia, viene affidata una paziente diciottenne di origine russa, Sabina Spielrein, affetta da crisi isteriche. Il giovane psichiatra decide di applicare su Sabina il metodo sperimentale del maestro, la psicanalisi, grazie alla quale riesce a 'scavare' nel passato profondo della paziente, scoprendo che le violenze subite dal padre durante l'infanzia hanno alterato la sua concezione della sessualità. Contemporaneamente Freud affida alle cure di Jung uno psichiatra tossicodipendente e dal temperamento amorale, Otto Gross, che, per mezzo dei suoi convincenti argomenti contro la monogamia, contribuisce a scardinare le remore etiche di Jung. Infine il tormentato protagonista dunque si lascia andare ad una relazione con la giovane Sabina, vertice imprescindibile di un ambiguo triangolo terapeutico comprendente anche lo stesso Freud. Cronenberg prende le mosse da una storia vera – già narrata sul grande schermo da Roberto Faenza in Prendimi l'anima –, peraltro destinata ad influenzare le carriere di Jung e di Freud, dato che Sabina Spielrein, una volta guarita, divenne a sua volta un'apprezzata psicanalista di fama internazionale. Il film racconta una conturbante esplorazione sulla sensualità e sulle insopprimibili pulsioni dell'animo umano. Affidabile il cast radunato per l'operazione, tra cui spicca in particolare il solito Viggo Mortensen, ormai assurto ad attore-feticcio del cinema di Cronenberg.. Da vedere.

Voto 7