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  07/05/2024 - 08:55

 

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A history of violence
Regia di David Cronenberg
Cast: Viggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt, Ashton Holmes; drammatico/thriller; U.S.A.; 2005; C.

 




                     di Paolo Boschi


Spider
A history of violence
La promessa dell'assassino
A Dangerous Method


Nella sua ultima fatica dietro la macchina da presa David Cronenberg inizia tratteggiando ad uso e consumo del gentile pubblico un impeccabile quadretto familiare: Tom Stall ha una bella moglie avvocato, una bella casa, due figli sani, buoni ed affettuosi, vive in una tranquilla cittadina di provincia dell’Indiana dove tutti conoscono tutti – ed in genere danno pure una mano al prossimo –, gestisce un piccolo ristorante, è un uomo mite, felice, amato dai suoi cari. A history of violence prende avvio così, a marce ridotte, focalizzandosi su un vero e proprio locus amoenus fuori dall’imperante stress contemporaneo, un concentrato di tranquilla normalità che deflagra all’improvviso quando al bancone di Tom Stall si siedono due criminali animati da pessime intenzioni: un attimo prima che la rapina a mano armata degeneri in omicidio, il protagonista entra in azione ed uccide i due aggressori con la letale efficacia di un professionista. TV e giornali in breve lo rendono l’eroe del momento, un fardello talvolta spiacevole da portare, soprattutto quando nel ristorante entra un gangster sfregiato di origini irlandesi che accusa Tom di averlo sfigurato in un lontano passato, quando aveva una diversa identità. L’equilibrio della famiglia di Tom, sottoposta ad una crescente pressione da questa nuova minaccia, gradualmente entrerà in cortocircuito e costringerà il protagonista, sedicente padre modello, a fare i conti, in qualche modo, con i nodi irrisolti di un passato alieno che è tornato a reclamarlo. Ispirato da una storia a fumetti di John Wagner e Vince Locke, questo film segna l’ennesima esplorazione del regista canadese nel lato oscuro dell’individuo, stavolta indagato per contrasto attraverso gli occhi di un uomo che ha conquistato serenità e normalità rinnegando (sopprimendo?) il suo innato carico di devianze, disturbi, ossessioni. In particolare ciò che rende A history of violence una pellicola di straordinario impatto emotivo sono le improvvise accelerazioni di ritmo, spesso coincidenti con le inaudite esplosioni di violenza, quasi lampi di luce nel buio, in stridente contrasto con la ridente tranquillità di provincia che ammanta le vicende della famiglia Stall. D’obbligo segnalare anche un magnifico finale in cui il corpo familiare fagociterà, ricomponendosi, l’anomala perturbazione che ha scosso le fondamenta della casa. Viggo Mortensen, già epico Aragorn nella trilogia de Il signore degli anelli, è impeccabile nei panni dell’ambiguo protagonista, coadiuvato da una sensualissima Maria Bello e da due comprimari di lusso come Ed Harris e William Hurt, entrambi incisivi. Davvero un gran bel film.

A history of violence, regia di David Cronenberg, con Viggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt, Ashton Holmes; drammatico/thriller; U.S.A.; 2005; C.; dur. 1h e 30’

Voto 8 

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