La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo riparte con ExIT
ExIT: nuove geografie della creatività italiana
Da alcuni giorni la città di Torino può vantare la presenza di un nuovo spazio per l'arte contemporanea paragonabile, per ruolo e per finalità progettuale, alle Kunsthallen tedesche o ai Centrs d'Art Contemporain francesi. Si tratta di un nuovo centro espositivo nato dalla volontà fortemente dinamica e determinata dell'imprenditrice torinese Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, la quale è riuscita a raggiungere un ulteriore obiettivo nell'ambito del suo progetto di diffusione dell'arte contemporanea dopo quello già coronato nel 1997 con la creazione a Guarene (Cuneo) di una prima sede per la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, nata nel '95, di cui lei stessa è Presidente. "Aprire il nuovo centro […] - afferma Patrizia Sandretto - è stata una scelta fortemente pensata e voluta. Ho sempre creduto nell'importanza di sostenere l'arte di oggi e soprattutto quella italiana: dar vita ad uno spazio espositivo in cui gli artisti possano creare, esporre e scambiarsi idee è il mio grande sogno."
Un sogno che sembra essersi concretizzato nella neutralità e nell'essenzialità degli ampi spazi che, uno dopo l'altro nella atonicità sonora del colore bianco che domina ogni ambiente, si estendono su una superficie di 3500 mq destinata non soltanto all'attività espositiva, ma anche all'interattività da parte dei fruitori attraverso la presenza di un auditorium, di una sala internet, di una zona per l'attività didattica, di un bookshop, di una caffetteria e di un ristorante. Il grandioso progetto si deve all'architetto milanese Claudio Silvestrin, che vive e lavora ormai da molti anni a Londra, e all'ingegnere James Hardwick i quali sono riusciti a realizzare una struttura polifunzionale e flessibile che, oltre a raccogliere le opere degli artisti, rappresenta un punto d'incontro sia per gli esperti del settore sia per i neofiti del mondo del contemporaneo.
Il nuovo spazio espositivo è stato tenuto a battesimo con una mostra collettiva di 63 giovani artisti italiani, provenienti da diverse regioni, accuratamente scelti nel corso di un lungo lavoro di ricerca svolto da Francesco Bonami, il direttore artistico della Fondazione e direttore della sezione Arti Visive della 50° edizione della Biennale di Venezia. In questa difficile scelta Bonami è stato affiancato dalla young curator della Fondazione, Ilaria Bonacossa, la quale, per circa un anno, ha visitato gallerie, studi, Accademie di Belle Arti, spazi no profit e, persino, i centri sociali per scoprire i talenti ancora nascosti che, ora, è possibile vedere riuniti nella mostra inaugurale " ExIt: Nuove Geografie della Creatività Italiana".
La kermesse espositiva, con un totale di 70 lavori comprendenti opere pittoriche, sculture, installazioni, video e lavori digitali, " - come spiega Francesco Bonami - […] tenta di uscire dai confini italiani per porsi come canale di comunicazione oltre la realtà geografica e offrire un confronto e un dialogo con le ricerche internazionali e i parametri stranieri. Da ExIt si entra nel futuro di un luogo che parlerà del nuovo, ma anche del vecchio in modo nuovo, con mostre che rifletteranno su come non sia l'età di un artista a renderne automaticamente innovativo il messaggio. La speranza - prosegue Bonami - è che d'ora in avanti questo nuovo posto, con tutto quello che vi succederà dentro e fuori, possa arricchire ed arricchirsi dell'esperienza quotidiana di chi gli vive intorno, […]. "
Il nuovo spazio espositivo rappresenta, quindi, un ulteriore incentivo ed un ulteriore punto di riferimento per la conoscenza e la diffusione dell'arte contemporanea oltre i confini nazionali parallelamente ai progetti espositivi che, ormai da alcuni anni, vengono perseguiti con successo presso la sede di Guarene della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Info: "ExIt. Nuove Geografie della Creatività Italiana." Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane n. 16 - Torino - tel. 011/ 19831600. Orario: da martedì a domenica 11 - 19; giovedì 11 - 23; lunedì aperto solo per le scuole e università 9 - 19. Ingresso: intero 5 €; ridotto 3 €; gratuito il giovedì sera dalle 19,00 alle 23,00. Accessibile ai portatori di handicap. Mostra aperta sino 6 gennaio 2003.
Voto
8