"Colori dal Mediterraneo", un progetto di Zerynthia per l'Ospedale romano di Sant'Andrea
Bando di concorso, fotografie artistiche per l'Ospedale Sant'Andrea, progetto "Colori dal Mediterraneo" (scadenza 10-09-2002)
Inserire
l’arte
negli spazi pubblici diventa un elemento di forte caratterizzazione del
luogo, un elemento che ne cambia non solo l’aspetto, ma anche la "poetica", il
modo di vivere l’ambiente. E se si esponessero delle opere in un ospedale?
Un’iniziativa
insolita, ma non una novità. E’ già da diversi anni che si sente parlare di "arte-terapia", ma
l’Ospedale Sant’Andrea, sede della II
Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma, ha deciso di
accogliere delle opere nelle sue stanze, nei suoi corridoi, per rendere più
confortevole l’ambiente sia per i pazienti che per il personale.
Così
è nata la collaborazione tra i promotori di una ricerca scientifica della
Cattedra di Psichiatria sull’effetto
dei colori in ambito ospedaliero e l’Associazione Zerynthia,
responsabile della presenza di arte contemporanea nell’Ospedale.
Per un artista non è
semplice concepire
un’opera che si innesti in questo tipo di ambiente, carico di preconcetti,
dove coloro che lo frequentano non vi vanno per piacere, ma solamente per
necessità. Un concetto che va controcorrente nei confronti dell’arte di tutti i
tempi, che non vuole esser necessaria, non vuole esser utile, ma cresce nasce
solamente per divenir arte. E così che spesso il rapporto
Arte-Società ha avuto continui attriti e divergenze.
L’Ospedale di Sant’Andrea è localizzato in una periferia ad alta presenza di cittadini
originari di altri paesi mediterranei e quindi si suppone che molti futuri
pazienti dell’ospedale provengano da tutto il bacino mediterraneo con contesti
sociali molto differenziati. Il progetto "Colori
dal Mediterraneo" cerca nell’arte contemporanea il catalizzatore fra le
diverse realtà culturali rivolgendo l’invito ad artisti di paesi del
Mediterraneo, dando a coloro che entreranno in ospedale un segnale forte e
vitale del loro paese.
L’edizione
del 2001 ha visto concludersi la sua prima parte nel
Settembre, con installazioni permanenti di 6 giovani artisti. La seconda parte
del progetto prevede non solo 8 nuove installazioni permanenti realizzate da
giovani artisti del bacino mediterraneo negli ingressi dei piani, ma intende
anche inglobare ogni singola stanza dei reparti di degenza. Si tratta di circa
400 stanze che saranno arricchite da fotografie artistiche che hanno come tematica
il mediterraneo.
A tale scopo è stato indetto un concorso di fotografia.
La selezione sarà affidata ad un comitato internazionale di chiara fama ed
esperienza.
Il
rapporto degli artisti con l’ambiente dell’Ospedale, i pazienti e i visitatori,
lo staff dell’ospedale, i docenti e gli studenti della Facoltà di Medicina, ospitata
all’interno dell’Ospedale, è destinato a dare risposte innovative non solo in
ambito ospedaliero, ma anche al nuovo rapporto tra
lavoro artistico e contesto sociale.
Al contrario dell’arredamento che ha come scopo di
rendere piacevole un ambiente, l’arte pone
interrogativi, stimola, a volte frastorna, ma sempre produce energia. L'arte in un ospedale tocca pazienti e visitatori, che ai pazienti devono
portare conforto; in una clinica universitaria stimola chi in futuro dovrà
dedicarsi ai malati.
Chissà se questa iniziativa non dia un nuovo spunto per l’arte negli
ambienti pubblici. Infondo, mettendo per una volta da parte che ogni tipo di
filosofia artistica, è un’iniziativa che apre un nuovo confronto. E ancora una
volta, si parla di quella parola che racchiude in se un grande universo: "Ars
Mundi".
Voto
8