Artista dall'ugola di
platino e cresciuta con il soul ed il rhythm'n'blues inciso a caratteri cubitali nel
suo bagaglio cromosomico (madre e zia cantanti, la cugina Dionne Warwick),
Whitney Houston ha pubblicato di recente Whitney. The Greatest Hits, la sua
prima raccolta ufficiale dopo quattro album che hanno venduto milioni di copie
in tutto il mondo. Non ha invece entusiasmato sotto questo profilo l'ultimo
disco, il recente My love is your love, e così l'etichetta
dell'artista americana è corsa ai ripari con il classico best of doppio: trentacinque brani del
ricco repertorio della Houston, con qualche rarità, troppi remix e quattro
inediti. Molti pezzi sono estratti proprio da My love is your
love: oltre alla title track
anche It's not right but it's okay, Heartbreak hotel, I learned from the best e una nuova splendida versione di If I told you that, in duetto con
George Michael, probabilmente la 'chicca' di maggior pregio di Whitney. The Greatest Hits . La raccolta è divisa in due parti: la prima, "Cool
down", dedicata alle ballate, a fronte della seconda, "Throw
down", leggermente più movimentata sul versante ritmico. Trattandosi di
un'antologia, il dato da rilevare in primo luogo è che gli episodi
significativi sono quasi tutti rappresentati. Nel Cd "Cool down"
l'apertura è affidata alla morbida Saving
all my love for you, il primo successo della Houston che, a metà anni
Ottanta, le valse un Grammy Award. Seguono a ruota l'intensa Greatest love of all e la prima rarità
in programma, One moment in time,
inno delle Olimpiadi di Seul 1988, mai pubblicata in un disco della Houston,
come pure il duetto con Jermaine Jackson If
you say my eyes are beautiful. Nel primo disco è presente anche la classica
All at once e I will always
love you, brano portante della colonna
sonora di The Bodyguard,
a tutt'oggi il maggior successo della cantante sul grande schermo: sul versante cinematografico
è stata inclusa anche Exhale (shoop
shoop), estratta dal soundtrack
di Waiting to exhale. Da
segnalare i due inediti, entrambi duetti: Same
script, different cast con la brava Deborah Cox e Could I have this kiss forever con Enrique Iglesias. Specularmente
le due novità del secondo Cd sono posizionate in apertura: alla sopracitata If I told you that segue la bella Fine, prodotta da Q-Tip e Raphael
Saadiq. Nella seconda parte della raccolta spiccano anche Queen of the night, So
emotional, I wanna dance with
somebody (who loves me) e How will I
know. Dei quattro remix conclusivi
si poteva invece benissimo fare a meno. Tanto per giocare sulla sua immagine di
diva patinata e un po' rigida nelle performaces
dal vivo, la
Houston in copertina affigge al muro (con tanto di trapano) i numerosi
dischi di platino vinti in carriera.
Whitney Houston, Whitney. The Greatest Hits [Arista/Bmg 1999]
Voto
7
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