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  08/05/2024 - 16:25

 

  home>musica > rock

Scanner - musica
 


Bruce Springsteen
The rising
The Boss Is Coming To Town
[Columbia] 2002

 




                     di Alessandro Staderini


Sono passati quasi 20 anni dall'ultimo album registrato dal Boss insieme alla E Street Band e in questo periodo di tempo, volenti o nolenti, sono successe cose che hanno cambiato il mondo, se in bene o in male ognuno di noi avrà un'opinione personale.

Questo disco esce in un periodo in cui gli americani tutta boria e nazionalismo stanno facendo i conti con una realtà alla quale non erano abituati, convivere con il pericolo del terrorismo in casa non deve essere cosa facile per loro, molto più avvezzi ad esportarle le guerre piuttosto che a gestirle in proprio.

The Rising, questo è il titolo dell'album, com'è giusto che sia, è lontano anni luce da dischi tipo The River o Born In The U.S.A. e riprende i temi relativi a tutto ciò che l'11 settembre ha scatenato nell'opinione pubblica, paura, angoscia ma soprattutto la voglia di rialzarsi e ricominciare a vivere.

La cosa più difficile per B. Springsteen stava nel non cadere nella retorica, troppe bandiere americane abbiamo visto sventolare in questi mesi, troppi personaggi ambigui, anche nel mondo della musica, hanno preso la palla al balzo per elargire facili emozioni e cavalcare al meglio l'onda emotiva del momento.

Il disco è pervaso da un alone di malinconia, mancano le scorribande con la band, anche nei momenti più trascinanti si sente il peso di qualcosa che ti ha segnato a vita. Ci sono canzoni come Into The Fire, Empty Sky, You're Missing, che sembrano riportare immediatamente a quella tragedia, altre, come la titletrack The Rising, in cui si cerca di ritrovare fiducia e speranza. In Paradise il nostro, descrive quelle che per lui sono le sensazioni di un terrorista kamikaze al momento del gesto che, per quello in cui crede, gli varrà il paradiso, il tutto senza mai prendere posizioni sulla ragione o sul torto e ciò che più conta senza essere patetico.

La musica è abbastanza riconoscibile, la E Street Band si fa sentire a volte più forte, e sono le parti migliori del disco, altre un po' meno, comunque questo, dopo le ultime prove da single, a parte Il Fantasma di Tom Joad, era quello di cui avevamo bisogno. Si va dal gospel, al rock'n'roll fino ad arrivare a World's Apart in cui rock e musica mediorientale si fondono in modo uniforme, grazie anche alla bravura di Asif Ali Khan and Group (credo sia il primo esperimento di musica etnica da parte del Boss).La produzione è affidata a Brendan O' Brien (Pearl Jam, Rage Against The Machine) e anche questo contribuisce a portare la musica su un terreno molto distante da come eravamo abituati a sentire Bruce Springsteen & The E Street Band. Il bello è che l'ascolteremo anche in tour nel corso del 2002 - 2003.

Voto 8 

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