On The Road Festival 2005
Têtes de Bois : Pace e male
Il ritmo trascina piacevolmente
quattordici brani cantati in italiano su un variegato tappeto jazz, pop, rock, folk. “Pace e male (L’amore
e la rivolta / il Manifesto, 2004)”, il doppio cd dei Têtes de Bois, pubblicato
a due anni di distanza dal fortunato cd “Ferré,
l’amore e la rivolta” (La mémoire et lamer / il Manifesto, 2002) si specchia nelle atmosfere da Campo de’
Fiori, ma anche in scorci di una Berlino e di una Parigi per nulla epiche. Il sound sembra sospeso nel tempo e abbraccia atmosfere gradevolmente
jazz rock, citazioni di musettefrancese, divagazioni
e pensieri. C’è molta varietà, ci sono tante poetiche intuizioni in questo ottimo album. Têtesde Bois, che nel 2002 vinseroal Premio Tenco la Targa come Migliori
interpreti, affrontano con più decisione rispetto al passato un po’ tutti i
sound che in oltre dieci anni di carriera (fanno musica dal 1992) hanno
sperimentato. Eil risultato è sorprendente. Ascoltando
le originali creazioni della Laband romana, ci si
riappropria della migliore sensibilità popolare. E questa una canzone d’autore che si specchia
nella strada, scivola via liscia, avvolgente (e simpatica), attraverso suoni,
rumori, disturbi, umori, sudori e pensieri leggeri.
Andrea Satta alla voce, Carlo Amato al contrabbasso, basso, computer e campionamenti, Luca De Carlo alla
tromba, Angelo Pelinial pianoforte, fisarmonica,
tastiere, Maurizio Pizzardialle chitarre, Fabio Lauteri alla comunicazione, Raniero Terribili alla
fonica e Anna Maria Piccoli alle architetture umane (fin dalla formazione il
gruppo ci tiene a sottolineare di essere un collettivo multiforme) hanno
realizzato davvero un’interessante progetto con questo “Pace e male”, che si esalta anche nelle
collaborazioni di compagni d’avventura (Paolo Rossi, Daniele Silvestri, Mauro Pagani, Antonello Salis, Gianni Mura, Davide Cassani,
Arnoldo Foà, Marco Paolini)
innamorati di questa sperimentazione, presi col gioco e la passione nel gorgo
della musica intelligente. E’ un sound pulsante, vorticoso, poi di colpo
melanconico quello dei dei Têtesde Bois. E
le loro canzoni impastate di parole e suoni catturati nei luoghi del
quotidiano, del transito, assorbono segnali e ci rimandano un lavoro aperto
alle sollecitazioni e alle inquietudini. Questa loro attitudine il gruppo la
dimostra anche in ogni occasione dal vivo: fra le tante esibizioni della band
nell’estate 2005, segnaliamo il concerto che vedrà i Têtesde Bois protagonisti all’On The Road Festival
2005. Il festival per musicisti e artisti della strada ospita infatti sabato
9 luglio 2005 alle 21,30 sul Palco Centrale di Pelago il concerto dei sei
musicisti romani, che per una volta interagiranno con il canto recitato e
istrionico di Peppe Servillo degli AvionTravel.
Voto
8