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  23/04/2024 - 13:48

 

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Scanner - musica
 


Terje Nordgarden
Il Cd Terje Nordgarden
Ritratto di un giovane cantautore norvegese con chitarra acustica
Stout music, 2003 e 2005

 




                     di Graziano Staino


Il ventiseienne Terje Nordgarden è un cantautore norvegese (prodotto a Firenze della Stout music nel 2003), che molti già considerano una delle nuove stelle del panorama del rock. Terje è tornato recentemente in Italia per un nuovo tour.

Nordgarden ha debuttato con un album che porta il suo nome, presentando ben  13 brani scritti e "creati" nella fredda Norvegia e nella divertente Bologna. Questo lavoro, che è stato prodotto (artisticamente) da Paolo Benvegnù  è stato ristampato proprio in questi giorni dalla Stout music. C’è chi sostiene che abbia un carattere ribelle, chi che sia un "difficile". Di sicuro con Terje è spesso difficile lavorarci insieme, collaborarci, nel caso uno non sia stato "prescelto" da lui.

Non c’è da dargli torto, del resto, abituato nel suonare per strada in cambio di pochi spiccioli per dormire in altre città, Terje è andato via da quel paesino norvegese chiamato Hamar, dimostrandosi un cantante non interessato alla discografia ma allo stare bene utilizzando la musica come antidoto alla tristezza.

Per questo Terje Nordgarden strimpella la chitarra da Londra a Palermo per andare a Praga e avvicinarsi alla Sardegna. Un caos alimentato dai mille autostop e dalla sua sicura chitarra. Si ferma a Bologna e approda a  Firenze, dove affascinato dalla proposta di un disco ma soprattutto ancor più affascinato dal vino toscano e dalle donne italiane, rimane. E fa bene, visti le ultime performance, dove, simpatico e comunicativo sul palco, parla e relaziona col pubblico talmente bene da fare invidia ai timidi o a tanti presuntuosi cantanti  italiani.

Una voce potente, un ottimo chitarrista e una presenza sul paco consacrata dal bel aspetto che conquista anche le donzelle cadute casualmente nel locale.

Proclamato dalla stampa "figlio di Jeff Buckley ", Nordgarden rimane ancora troppo poco conosciuto in Italia perché straniero e troppo poco conosciuto all'estero perché prodotto in Italia: un paradosso "cosmico" pesante anche per la sua apparente leggerezza.

Voto 8 

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