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  19/04/2024 - 14:22

 

  home>musica > electro

Scanner - musica
 


Tennis
Furlines
Un'escursione nel bosco elettronico!

 




                     di Romano Rigamonti


Una passeggiata in un bosco alla scoperta della natura può essere descritta in infiniti modi, tuttavia uno dei più inaspettati è proprio quello della fredda musica elettronica, come accade nel nuovo album Furlines (BiP-HOp/Wide), frutto tecnologico del progetto musicale Tennis.
Non si tratta, come ci si potrebbe aspettare, di sample naturali gestiti ed assemblati in forma di musica, è invece il semplice fluire degli elettroni attraverso gli oscillatori, che di naturale non hanno alcunché, che descrive l’habitat di un bosco e gli animali che si muovono in esso.
Questo non è un esperimento isolato; nel passato più volte abbiamo incontrato tentativi di descrivere con il sound elettronico la natura che ci circonda, come nell’album Soil Festivities di Vangelis, oppure in On Land di Brian Eno, tuttavia la differenza tra questi lavori è insita nell’estetica del sentire di chi li ha composti, diversa in ogni singolo caso, come ora accade anche per l’album Furlines.
Diversificato all'infinito è l’approccio della mente umana alla descrizione della natura, ma unico ed esclusivo è l’uso che ne fa l’anima artistica per creare la sua espressione elettronica.
Benjamin Edwards, ben conosciuto come Benge, assieme a Douglas Benford anch’esso già noto con lo pseudonimo di Si-Cut-Db, sono le anime artistiche del progetto Tennis, giunto ora con questo Furlines al terzo album.
Il linguaggio sonico, espressione della loro estetica del sentire, li porta a costruire un percorso nel sottobosco naturale ricco di frammentazioni, di momenti estatici, accompagnati da bucolici panorami ed oscuri presagi claustrofobici.
Maestri di un’electro frammentata, ben sviluppata nel loro precedente lavoro Europe On Horseback, un album che profuma di un passato illustre riadattato in modo perfetto al ventunesimo secolo, i Tennis usano le fredde strutture elettroniche per una descrizione scientifica, aliena ai ritmi codificati e giostrata con maestria su concetti frattali, legati al suono e alla musica.
Negli otto brani presenti possiamo facilmente percepire l’attenzione riposta dai nostri due nel riprodurre quelle che possono essere le atmosfere naturali, senza scadere in suoni troppo prevedibili o scontati.
Non possiamo ascrivere Furlines ad un genere, o ad uno stile preciso, è un’opera a tema e come tale va ascoltata ed apprezzata, tuttavia le personalità di Ben e Doug appaiono chiaramente, evidenziando una raggiunta maturità del loro spirito artistico.
Lontani dagli estremi rumoristi seguiti da una parte degli avanguardisti elettronici attuali, i Tennis riescono a proporre atmosfere elettroniche sofisticate, ricercate e, quel che più conta, perfettamente ascoltabili e fruibili.
Se poi un album solo non vi bastasse, assieme a Furlines troverete anche un secondo cd, che contiene tutte le versioni remix del precedente album di Tennis, Europe on Horseback, con la partecipazione di Scanner, Cray, Pimmon, Bovine Life ed altri.
Questo secondo cd, che da solo meriterebbe l’acquisto, è un omaggio offerto dall’etichetta bip-hop per festeggiare la pubblicazione di Furlines, il suo ventesimo album.

Voto 9 

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