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  20/04/2024 - 04:04

 

  home>musica > rock_pop

Scanner - musica
 


Steve Howe
Skyline
The Maestro e l'arte della corda musicale.

 




                     di Romano Rigamonti


Steve Howe, Il vate della corda musicale, colui che viene definito The Maestro durante i concerti dal vivo, torna tra noi con il suo nuovo album solista, Skyline (Inside Out/Audioglobe).
Parlare di Steve Howe è rischioso, poiché fa incorrere facilmente in troppi superlativi legati all’affetto verso un personaggio, che è presente nel panorama della musica rock internazionale, con la sua arte e la sua tecnica, da più di un trentennio.
Steve Howe è uno tra i pochi chitarristi elettrici sopravvissuti a tutte le mode e a tutte le tendenze, che hanno infuriato come bufere sulla musica pop e rock dagli anni settanta ad oggi.
Egli, in tutti questi anni, non ha mai rinunciato alla sua personalità ed al suo stile, che rappresentano il suo peculiare ed amatissimo marchio distintivo; il suo è un fascino musicale legato al delicato equilibrio che esiste tra la sua tecnica sopraffina e la sua arte.
Steve Howe è conosciuto dai più come la chitarra solista degli Yes, gruppo fondamentale nel panorama progressive, ed è stato anche membro fondatore degli Asia e dei GTR e, pur esprimendosi al meglio all’interno dei supergruppi, ha seguito anche una sua carriera solista, dedicandosi alla pura arte della corda musicale in ogni sua forma tecnica, ma ammantandone il suono sempre con il suo peculiare marchio artistico.
Abbiamo sentito Steve cimentarsi con arrangiamenti di brani classici, oppure riprendere i brani più famosi degli Yes e riproporli in chiave esclusivamente acustica, ora in questo Skyline la sua arte si cimenta nel proporre un delicato equilibrio tra new age, rock e jazz.
Aiutato dal percussionista e tastierista Paul Sutin, Steve Howe, nei dodici pezzi di questo album, ci mostra panorami a metà tra l’elettrico e l’acustico, ricchi di atmosfere morbide e suadenti, che passano fluidamente dai colori epici del brano Small Acts of Human Kindness a visioni più intimistiche dei pezzi Meridian Strings e Camera Obscura.
Durante l’ascolto di Skyline è facile avere l’impressione di un deja vu delle cose migliori di Mike Oldfield, Andy Summers e Pat Metheny, tuttavia Steve Howe si distingue da questi artisti in modo netto, proprio per lo stile tecnico che sa imprimere in ogni suo arpeggio e che lo fa distinguere dagli altri come The Maestro.
Skyline è un album bello, dalle atmosfere avvolgenti e morbide al confine con la new age, arricchito dalla tecnica del chitarrista migliore: Steve Howe.

Voto 8.5 

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