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  27/04/2024 - 05:52

 

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Scanner - musica
 


Queen +
Greatest Hits III
[Parlophone 1999]

 




                     di Paolo Boschi


Poche pop bands hanno saputo colpire l'immaginario collettivo coniugandovi uno strepitoso successo commerciale al pari dei Queen, sia prima che dopo la drammatica scomparsa del leader Freddie Mercury, nel 1991, che lasciò nei fans del gruppo un vuoto incolmabile. I Queen si sciolsero nell'aprile dell'anno successivo dopo un monumentale concerto allo stadio Wembley di Londra, nel corso del quale il Gotha del pop mondiale interpretò le loro canzoni. La band ritornò ad incidere un EP con George Michael, Five live, nel 1993; nello stesso anno uscì postuma anche Living on my own di Freddie Mercury e, due anni dopo, è stata la volta della pubblicazione di un album di inediti, Made in Heaven, che ha completato il processo di beatificazione di un eroe musicale del XX secolo. Greatest Hits III si affianca alle due ormai classiche antologie del 1981 e del 1992, due best of di straordinario successo commerciale – e con un altissimo tasso di valore artistico aggiunto, questo va detto –. La terza antologia più che altro ha senso dal punto di vista riepilogativo, perché serve semmai a fare il punto dei Queen nel periodo post-Mercury; il "più" che segue il nome del gruppo allude infatti alle numerose collaborazioni che rileggono i brani storici del gruppo, oltre ad una manciata di significativi episodi solisti: dal repertorio personale di Mercury sono estratte l'epica Barcelona (con il soprano Monserrat Caballé), la postuma LIving on my own e The great pretender, mentre il chitarrista Brian May contribuisce con la verve della sua Driven by you. L'antologia presenta diciassette brani complessivi: apertura emotivamente obbligata con The show must go on interpretata dal terzetto superstite con Elton John, segue la versione remixata di Under pressure con David Bowie; più in là arriva anche il vero apice emotivo della raccolta, col 'duetto a quattro' di Somebody to love, magnificamente interpretata da un George Michael in gran forma, mentre l'ultimo remix è affidato all'onnipresente collaborazionista Wyclef Jean in Another one bites the dust. Altre hits degne di segnalazione – molte estratte da Made in Heavensono Too much love will kill you, la bella You don't fool me, Princes of the universe (già nella colonna sonora di Highlander) e sicuramente anche Let me live, che ha il gran merito di ricordarci che, in quanto a vocalismi, i Queen sono stati secondi forse soltanto ai Fab Four. L'antologia si completa anche con qualche (evitabile) riempitivo, ma è certo che i fans storici non vorranno perdersela ugualmente.

Queen +, Greatest Hits III [Parlophone 1999]

Voto 7- 

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