partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


Coldplay
Music of the Spheres
Radiohead
Il 2017 per ripartire
Katy Perry
Prism (cd e tour)
David Bowie
The next day
Gotye
Making Mirrors
Rumer
Seasons of my soul
Caro Emerald
Deleted scenes from the cutting room floor
Eliza Doolittle
Eliza Doolittle
Diana Krall
Quiet nights
Paolo Nutini
Sunny Side Up

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  28/03/2024 - 16:26

 

  home>musica > rock_pop

Scanner - musica
 


Joss Stone
Colour Me Free!
Una delle voci più interessanti del panorama british
[Virgin 2009]

 




                     di Paolo Boschi


Sembra una fiaba a lieto fine la storia della signorina Joss Stone, all’anagrafe Joscelyn Eve Stoker, nata nel 1987 sulle bianche scogliere di Dover: un provino fortunato che le apre le porte dello show televisivo “Star for a night” della BBC, vetrina ideale per la sua splendida voce, per conquistarsi un contratto discografico e diventare così una star ad appena sedici anni con The Soul Sessions, album di cover interpretate splendidamente da questa teenager cresciuta masticando Otis Redding, James Brown e soprattutto la grande Aretha Franklin. Ad appena ventidue primavere la Stone torna a deliziarci con il quarto album in carriera, sostanzialmente composto di pezzi originali scritti da lei medesima senza troppa originalità sul fronte tematico, ma impreziosite da collaborazioni illustri e cantate dalla sua ugola sempre più intensa e ‘nera’ in tutte le possibili declinazioni. Si comincia ovviamente in chiave soul con il contagioso singolo Free Me, poi si continua con una tranquilla ballata rhythm'n'blues come Could have been youg e la funkeggiante Parallel lines, con la partecipazione del grande chitarrista Jeff Beck e da Sheila E. A ruota l’album prosegue con l’ombrosa Lady, ballata molto elegante e fuori dal tempo, quasi un trittico con le successive 4 and 20 – leggera, briosa ed apparentemente uscita da un punto imprecisato degli anni Sessanta – e Big 'ol game – altro soul d’annata a pronta presa, featuring Raphael Saadiq –. La seconda parte di Colour Me Free! parte con Governmentalist, il pezzo più intrinsecamente politico dell’album, con un piccolo indispensabile aiuto del rapper Nas. Nella coda del disco sono degne di segnalazione Incredible, una bella cover di I believe it to my soul del mitico Ray Charles (allietata dal sassofono di David Sanborn), e l’ultima gemma in programma, la magnifica Stalemate, intensa da far male e cantata a due voci con Jamie Hartman. Un disco non troppo originale ma la voce della Stone è davvero da brividi.

Joss Stone, Colour Me Free! [Virgin 2009]

Voto 8 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner