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  20/04/2024 - 16:17

 

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Scanner - musica
 


John Hammond
Wicked Grin
Un talento fuori dalle righe
[Pointblank records] 2001

 




                     di Alessandro Staderini


Classe 1942, John Paul Hammond, fa parte di quella schiera di musicisti che, pur essendo dotati di tecnica e cuore, non hanno mai trovato o non hanno voluto trovare il successo nel grande pubblico, quello cosiddetto commerciale.

Nascere a New York ed avere come padre un tale di nome John Hammond Sr., scopritore di talenti del calibro di Bob Dylan, Bruce Springsteen, Stevie Ray Vaughan, Bessie Smith ed altri, può aiutare o meno a sfondare nel campo della musica.

Nel caso di J.H. più che le raccomandazioni in campo artistico, sono stati più importanti l'accedere alla imponente collezione di dischi del padre e frequentare con lui i luoghi dove erano solite esibirsi le stars del momento. All'età di 19 anni, si trasferisce a Los Angeles cominciando una durissima gavetta che lo porta in giro per tutti i bar e i clubs della zona. Questo gli permette di farsi conoscere soltanto per il suo talento e non perchè figlio del più noto produttore di quegli anni.

All'inizio degli anni '60 torna a New York e si stabilisce al Greenwich Village, quartiere frequentato da una grandissima varietà di artisti suonando in vari locali e nel 1966 incontra Jimi Hendrix che per qualche tempo suona con lui nella band. Maestro nell'uso della slide guitar vanta collaborazioni importanti con Duane Allman, Stevie Ray Vaughan, Robbie Robertson (The Band), John Lee Hooker fino ad arrivare all'ultima con Tom Waits.

Il frutto di quest'ultima collaborazione si chiama "Wicked Grin", album che contiene tutte canzoni del repertorio di Tom Waits, al quale ha partecipato anche in veste di produttore grazie alla sua amiciza con John Hammond.

Il disco si presenta come se fosse realmente un disco di Tom Waits ma più addolcito, senza le "rumorosita" tipiche della sua musica, ma non per questo meno coinvolgente. Dare una propria personalità a canzoni di un altro artista che si esaltano proprio per questa caratteristica non deve essere un compito assolutamente facile, ma John Hammond, grazie alla profonda conoscenza, all'amicizia che lo lega a Tom Waits e alla sua capacità interpretativa, ci riesce alla grande dando vita ad uno dei più bei dischi della stagione.

Voto 9 

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