Ha
un nome d’arte piuttosto singolare, che accoppia un omaggio all’India di
Mahatma Gandhi con una parola come “arie”, che descrive la regalità
caratteristica del leone: nata a Denver, in Colorado, India.Arie è figlia del
giocatore di basket Ralph Simpson, è cresciuta ad Atlanta, in Georgia, ed è
stata lanciata nell’Olimpo del new soul da Kedar Massenburg, il gran
capo della Motown Records, già scopritore
di nomi di primo piano del settore, come D’Angelo e Erykah Badu. Acoustic
Soul è il titolo dell’album d’esordio della bella India.Arie, che
in oltre un’ora di ottima musica opera una riuscita fusion a base di soul,
rhythm’n’blues, sonorità acustiche, sprazzi di hip hop, atmosfere
che sembrano esemplificare l’orgoglio afroamericano, già biglietto da visita di
un paio di sue colleghe come appunto Eykah Badu o Tracy Chapman. Il disco,
diciamolo subito, è bello e sorprendentemente maturo per un’esordiente: i
sedici brani della scaletta sono sospesi tra sogno e realtà, privi di forzature
e semplici ma insieme eleganti e suggestivi. Una tramatura complessiva che
mostra con evidenza come il principale punto di forza di India.Arie sia la sua
capacità di essere diretta e sofisticata al punto stesso, una dote non da poco
se si considera che si unisce ad una voce morbida, raffinata e fuori dal
comune. Le doti vocali della giovane artista americana cominciano ad emergere
con vigore acustico a partire dalla breve ed intensa Intro, poi con i
brani successivi India.Arie sembra
voler offrire un variegato ventaglio della musica di Acoustic Soul:
in Video si ritrae senza timori revenziali tra funk e hip hop,
in Promises si concede un soul confidenziale, quindi con la
splendida Brown Skin ci consegna l’indiscussa gemma dell’album, un
piccolo diamante di passionalità dall’irresistibile groove. India.Arie
si conferma interessante anche dal punto di vista introspettivo, come si evince
da Nature, una chiara esemplificazione della spiritualità della
cantante, e sul fronte sentimentale (ascoltare in merito il dittico centrale
composto da Back to the middle e Ready for love). Per quanto
concerne i suoi punti di riferimento la cantante li avvicenda in una litania
senza soluzione di continuità (Interlude), riservando in particolare a
Stevie Wonder una sentita celebrazione in Wonderful (altro esempio della
passione di India.Arie per i collages artistici). In Acoustic Soul è
doveroso segnalare anche Always in my head, Simple e Beautiful,
un piccolo, imperdibile diamante acustico. Un debutto davvero convincente.
India.Arie, Acoustic Soul [Motown 2001]
Voto
7½
|
 |
|