Tocca al clavicembalo aprire la 'Prospettiva 21° secolo', nuova avventura serial-sterofonica promossa dalla S.H.A.D.O. records. Uno degli strumenti più particolari e sfortunati, che già agli inizi dell'ottocento ha dovuto cedere il passo al più versatile (e forse più completo suono del) pianoforte. Un suono perciò arcano, che oggi come in recente passato è utilizzato per patinare (anche utilizzando i suoi clonatori elettronici) d'antico l'arrangiamento.
Lo spunto di realizzare un cd di inediti composti appositamente in chiave clavicembalistica è stato involontariamente lanciato da Momus, che lo ha utilizzato in un brano-ritratto incluso nel suo Stars forever.
Sotto la guida e la supervisione dei Valvola (a loro volta presenti con due ottimi brani, Baroque buquet e Cupa atmosfera) sfilano, intervallati da brevi intermezzi barocchi al clavicembalo di raccordo, alcuni nomi emergenti del panorama cinematico o lounge europeo, come gli acclamati Stereo Total (Rock that harpsichord shit), i norvegesi Remington Super 60 (You wanna hear my new song, You used to be my baby, She don't lie), le tedesche Die Moulinettes (Flipper queen, in aria Stereolab), Count Indigo che dal suo club londinese Madame JoJo invia qui Call yourself a man, gli scozzesi The Secret Goldfish con la loro 'easytempo' Babaar and Celeste, cui fa seguito la Ears dei Cinematica di David Gedge (Wedding present) e Micromars (Christer Jensen) con i cinguettii di Futè robot...per tornare allo stesso Momus con l'inedita Human diversity.
Una nuova avventura stereofonica che inizia sotto i migliori auspici, con varietà di stili (pop psichedelico, b-movies, melodie francesi anni sessanta, ecc.) e freschezza di intenti. In attesa che presto arrivi il turno di un nuovo strumento.
Voto
8