Gene Gnocchi : The legend is back
Gene Gnocchi : Parmigiano eclettico in tour
Gene Gnocchi : La casa di chi
Abbigliamento giovanilista, parrucca biondo platino, inglese
maccheronico, l’inconfondibile erre grattugiata di Parma, una chitarrina finta.
Alla chitarra, quella vera, il fratello Charlie, dj di una nota radio a
frequenze nazionali. Si presenta così Gene:
“Abbiamo vinto il Festival Bar
della Bulgaria, i bulgari sono così poveri che lavano i vetri ai marocchini ma
siccome in Bulgaria non ci sono semafori li devono inseguire”. E giù risate. Dall’inizio alla fine. Cabaret
e musica rock demenziale rustica al lambrusco e parmigiano. Spassoso
quando elenca le date del tour: “Domani siamo al matrimonio
di Solange, Platinette
e Pecoraro Scanio, il 2
luglio al memorial Roberto Calderoni, ah non è morto?
Chi è che va su a finire il lavoro ragazzi?, il 3 alla
festa per la bruciatura degli stampi della Stilo a Torino, il 4 all’Idrolitina
Jammin Festival, il 13 a Melbourne alla sagra del
koala ripieno, ritrovo alle sei nel piazzale qui davanti, venite già vomitati
che è piano di curve”.
Poca voce, anche un po’ stonata, quasi sempre sembra di sentire parlare Bertinotti,
ma simpatia da vendere a chili al mercato rionale.
C’è la canzone del ciclista di
Rovigo che sta per battere il record dell’ora di Moser
proprio quando entra in vigore l’ora legale, quella di
un industriale che ha un’azienda che produce merde finte ma che fallisce perché
muore lo stilista, il pezzo con gli effetti speciali offerti dagli U2,
palloncini e bombette, stelle filanti e bolle di sapone, quella del toro che
uccide il torero e poi ne sposa la moglie, quella dello zio rappresentante di
ostie. “Ho fatto il CAR a Hollywood alla caserma John Wayne”,
Poi attacca “Purple
rain”: “Stavo andando a registrarla alla Siae e sul 27 c’era Prince che è sceso alla fermata prima ed è arrivato
prima lui”. Un duetto sarebbe magnifico. Così come sul finire dello show intona “Rebel Yell” di Billy Idol.
Tanti intermezzi con personaggi-
comparsa grotteschi: il vigile che ha delle foto compromettenti scattate
dall’autovelox di Novella 3000, nudo con Nicky Vendola, o in 500 da piccolo con Michael Jackson,
oppure il fan vacanziero che gli fa spostare le date del tour, Marzio del
Grande Fratello 2 o il giornalista tedesco.
Arriva l’ora prima del poeta
francese, poi del poeta di Kraniska Gora con il traduttore al suo fianco che
travisa il significato.
Momento clou “Una lacrima sul
viso” di Bobby
Solo con Gene atteggiato in un continuo movimento pelvico, con la mano in
mezzo alle gambe, senza maglia che si titilla i capezzoli
ammiccante e mentre si sta per togliere i pantaloni stoppa tutto: “Fermi
che tra il pubblico c’è Cecchi Paone”.
Fantastiche anche le versioni
inglesi di “Bella ciao”, “Finché la barca va” o “Quel mazzolin
di fiori”. Due ore fuori dagli schemi.
Voto
9