Eccentrico, estemporaneo,
‘ecleftico’: sono tre aggettivi che ben definiscono lo spirito della seconda
prova solista (dopo il debutto nel 1997 con The Carnival) di Wyclef Jean, collaborazionista eccellente del
variegato mondo del pop. The Ecleftic è un album fondamentalmente
hip hop
all’interno del quale trovano spazio i generi più disparati: trattasi anche di
un disco fortemente autoironico, non a caso Wyclef Jean ci propone come
prima delle diciannove tracce complessive proprio un dialogo telefonico
(simultato) tra lui stesso ed Tommy Mottola, gran capo della Columbia Records,
che si ostina a richiedergli un nuovo disco dei Fugees e non pare minimamente
interessato a quello del buon Wyclef. A ruota chiaramente arriva Where
Fugees at?, codificazione hip hop della
richiesta espressa dal discografico telefonicamente (nonché dei dubbi e delle
speranze dell’artista in merito). Successivamente si comincia con il gioco
delle contaminazioni: la prima è un succoso mélange tra l’attempata star
country Kenny Rogers in primo piano e il groove dei Pharoahe
Monch in sottofondo. Procedendo per la tracklist corre l’obbligo di
segnalare anche il ridente duetto con il campione di wresting “The Rock” in It
doesn’t matter, rap aggressivo con un contagioso ritmo reggae.
The
Ecleftic è un disco che presenta molte curiosità e perfino qualche
perla: prima di tutto la splendida 911, ballata reggae
amplificata dalla potenza vocale soul della brava Mary
J. Blidge, il curioso preludio col campionamento di O’ sole mio nello
stringente hip hop di Pullin’ me on, poi sicuramente la vena
impegnata di Diallo, nella quale Wyclef Jean e
Youssou N’Dour duettano in memoria del giovane immigrato africano assassinato
dai poliziotti newyorchesi, una ballata intensa che ricorda a tratti il grande
Bob Marley. E proprio Marley continua a costituire la musa di riferimento di Wyclef Jean
nella cover di Wish you were here, indimenticabile ballata dei
Pink Floyd, interpretata (forse) come avrebbe fatto il compianto Bob. Altri
brani da segnalare sono Something about Mary e le collaborazioni
eccellenti di Runaway con gli Earth Wind & Fire e del dub plate
con Withney Houston. Album interessante e molto vario: Wyclef Jean parte
dalle radici del rap
per sperimentare le molteplici contaminazioni musicali dettategli dal suo
‘ecleftico’ estro...
Wyclef Jean, The Ecleftic [Columbia 1999]
Voto
7
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