Cinque cantanti, un batterista, un percussionista, due bassisti, due chitarristi, un sassofonista,
due violinisti, pianoforte e tastiere per evocare suggestioni e
realtà interiori. E’ nato grazie alla collaborazione di quindici musicisti di
diverse nazionalità il secondo album di Terre Differenti. Si chiama "Cities of dreams" ed è il risultato dell’incrocio virtuoso
di culture differenti, la sintonia e il confronto fra strumenti tradizionali
(talvolta arcaici), suoni elettrici ed elettronici. Il compositore Fabio
Armani e il suo ensemble multi
etnico si esaltano in un appassionante viaggio di 73 minuti attraverso una
variegata Babele delle lingue, delle musiche e delle culture, ma anche dei
differenti stati emotivi che questo interessante progetto evoca con magia e
intensità.
L'inizio e la fine
dell’album pubblicato nel 2005 (cioè a cinque anni di
distanza da quello di debutto del gruppo ”Terre Differenti”)
dalla Open Sound vedono alla
ribalta una sorta di ideale bazar orientale animato dall’incrociarsi di diverse
vocalità, dallo sciorinare di lingue diverse, dallo spagnolo allo swahili, dall'urdu al finlandese,
dall'arabo al cinese, che si intrecciano fino ad annullarsi in un suono. Il
resto è un susseguirsi di canzoni e brani strumentali che sembrano unite da un'unica
velleità: tornare a sognare con la musica. Le atmosfere delle canzoni sono
quelle di una cangiante world fusion,
che si riappropria della lezione del rock progressive degli anni Settanta e si
specchia nel sound etnico e il jazz contemporaneo. Questo progetto, che nasce
all’insegna della contaminazione e della poesia, ha come protagonisti
Elisabetta Antonini (voce solista e cori), Maria
Pia Ionata (Soprano), Noemi Nori (voce solista), Yasemin Sannino (voce solista e cori), Fabio Armani (pianoforte, tastiere, campionatori,
percussioni elettroniche, programmazione), Houcine Ata (canto arabo), Luca Barberini
(basso e contrabbasso), Carlo Cossu (violino, viola,
violoncello, didjeridoo e canto armonico), Marco
Conti (sax soprano e tenore, flauti), Alessandro
D'Aloia (batteria e percussioni), Miguel
Fernandez (chitarra flamenca,
classica, fretless ed elettrica), Flavio Ferrari (basso e stick), Francisco Miceli (chitarra
elettrica), Abdullah Mohamed (flauti, riqq, darbukka, doholla, duff e sagat), Cristiano Serino (violino).
Il risultato è un album elegante, sognante quanto basta per coinvolgere
emotivamente qualsiasi ascoltatore attento, qualsiasi
mente sensibile.
Voto
8