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  19/04/2024 - 10:17

 

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Broken Spindles
Broken Spindles
La colonna sonora dell'Anima

 




                     di Romano Rigamonti


Capita di incontrare album impossibili da classificare, se non nella cerchia delle espressioni artistiche dai connotati strettamente personali ed è il caso dell’album d’esordio di Broken Spindles (Tiger rec/Wide).
Dietro la facciata di Broken Spindles vi è l’anima di Joel Petersen ben conosciuto per la sua partecipazione al progetto The Faint.
La nascita della creatura musicale chiamata Broken Spindles parte da un invito a comporre le musiche per un video da parte di un amico di Joel, con l’unica direttiva di sound Etereo con una Fine.
Joel trova questo esperimento molto stimolante e nel giro di una settimana sono pronti tre pezzi destinati a fare da colonna sonora, tuttavia la sua motivazione in questo genere di attività creativa è molto alta e nei due mesi successivi compone abbastanza materiale per un album intero.
Questo materiale, una volta passato per l’opera di rifinitura di Mike Mogis, presso lo studio di registrazione Presto! Recording Studios di Lincoln in Nebraska, origina il primo album di Broken Spindles.
Non è musica sperimentale e non è musica riconducibile ad uno stile preciso, tuttavia la melodia, a volte minimale e giocata sui suoni percussivi degli xilofoni, risulta essere evocativa di immagini soniche vastissime che ricordano certe atmosfere alla Plaid, sottolineate da momenti percussivi vicini allo stile rumorista di Funkstorung, ricchi di breakbeat e silenzi pregni di una vitalità nascosta.
Alternando momenti lineari, Matte e Videosection, a momenti meditativi e complessi, The Illness e A Dinner Party, Joel Petersen non esprime in musica uno stile preciso, ma vi infonde il proprio gusto personale e trasforma quella che potrebbe essere la colonna sonora di un film nella traccia ritmico melodica della sua anima.

Voto 8.5 

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