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  29/03/2024 - 02:19

 

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Scanner - musica
 


Alabina
Il viso d'angelo del deserto di Palestina
musiche che si sviluppano dal bacino mediterraneo
con qualche accento piacevolmente mediorientale, nordafricano e gitano

 




                     di Giovanni ballerini


E' quasi impossibile non danzare, evitare di fare festa quando canta Alabina. Alabina è il nome d'arte di una vocalist, ma anche una band, che ha sceto di immergersi nelle tante culture del Mediterraneo. La voce degli Alabina è Ishtar, ex corista di Julien Clerc e dei Kaoma, trasferitasi in Francia a partire dagli anni '90, dopo aver lasciato il proprio paese, Israele (non senza aver adempiuto agli obblighi del servizio militare), ed essersi riempita la testa delle musiche ascoltate dal padre, di origine marocchina, e da sua madre, egiziana. La band degli Alabina, che neol 1998 ha debuttato ad Arezzo Wave, nasce qualche anno più tardi, dall'incontro di Alabina, una sorta di Dalida biondissima e sorridente, con il gruppo gitano di Montpellier Los Ninos de Sara. Un incontro a cui ha contribuito Chico Bouchikhi, ex Deus ex Machina dei Gipsy Kings, che produsse il primo album degli Alabina "The Album" nel Settembre del 1996 e lanciò il singolo "Alabina" nelle charts di mezzo mondo. Il repertorio del gruppo, come dicevamo, è di fatto una miscela di quasi tutte le musiche che si sviluppano dal bacino mediterraneo, con qualche accento piacevolmente mediorientale, nordafricano e gitano. Tante rivisitazioni e covers: da l'"Eshebo" di Khaled al titolo-faro "Alabina" che riprende lo spartito di un traditional egiziano. Testi in arabo, israeliano, spagnolo, francese, musiche meticce e trascinanti che dal vivo vengono proposte da undici scatenati musicisti.

Voto 8 

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