La definitiva trasposizione in musica del capolavoro cinematografico The Cell!
"There are so many people dying"…In effetti somiglia più ad un bollettino dal fronte che al testo di una canzone, ma è così che inizia Speculum traccia n.10 di Adema, debut-album dell' omonima band americana (proveniente da Bakersfield per l'esattezza ,vi dice nulla questo nome? n.d.a.) che annovera tra le sue fila il fratellastro di Jonathan Davis (Korn frontman), Mark Chavez alla voce (ovviamente) e l'ex-batterista di una delle formazioni più sottovalutate dell'intero ambito alternative nu-wave-metal degli ultimi anni, i Videodrone.
Gli altri componenti degli Adema non sono meri comprimari di lusso, ma già membri di varie band che orbitavano intorno agli Orgy e agli stessi Korn all'epoca in cui tutto ebbe inizio nella metà degli anni 90.
Da una presentazione del genere è facile supporre che ci si trovi davanti ad una riottosa boy-band per depressi adolescenti inermi, messa in piedi da ingegnosi discografici mostruosamente ricettivi nei confronti del mercato e delle sue svariate evoluzioni in cerca degli intramontabili soldi facili. Ma fatte le dovute considerazioni di rito sul certamente notevole budget che l' Arista avrà stanziato per la "riuscita del prodotto" (so che il termine non si dovrebbe addire ad un disco, ma ahimè una major ragiona così…) credo di poter affermare vivamente che oltre al mero aspetto lucroso della proposta ci sia molto di più. Siamo al cospetto non solo di una vera e propria band, ma che è anche drammaticamente e visibilmente ispirata.
Nemmeno con tutta la propria buona volontà si può esprimere con tanta naturalezza e sincerità sentimenti d'angoscia, depressione e altre devastazioni varie che affliggono l'animo umano senza averle provate sulla propria pelle, tanto da immergere con candida naturalezza il malcapitato ascoltatore nella pece più scura. La forza e la longevità dell'album non è da ricercare in un brano in particolare, ma sta nell'atmosfera grigia,isterica e nervosa che l'intera opera esprime.
Da brani come Giving In, The Way You Like It e soprattutto Freaking Out riecheggia un ibrido nell'ibrido, nu-wave metal riletto in chiave Post-Grunge, come se Revival degli Orgy (in cui è già ospite J.Davis) fosse coverizzata con i suoni tenui dei Cold.
I cinque tendono così a suscitare immagini dalle molteplici e confuse sfumature, ma dal comune denominatore similare, quello che Baudelaire definirebbe Spleen, andando così a caratterizzare la definitiva trasposizione in musica del capolavoro cinematografico The Cell.
Adema è certamente un album per molti, i fan dell'ultimora del succitato genere lo apprezzeranno notevolmente, mi rferisco a tutti coloro che hanno comprato i dischi degli Staind, dei Linkin Park o magari dei Nickelback , ma sono certo che riuscirà a far breccia anche nei cuori più ostici dei puristi del genere.
I nostri non sono altro che l'esemplificazione di un concetto tanto banale quanto veritiero, a torto spesso sottovalutato, quando credi davvero in ciò che canti stai pur certo che il messaggio non solo arriva, ma sarà anche più solido e determinato che mai!
Voto
9