Il
successo di questa compilation seriale è stato devastante: oltre
120.000 copie vendute dalle due prime uscite di Stephane Pompougnac,
dj resident dell'esclusivo Hôtel
Costes
di Parigi. Timido e modesto ("Après
tout je ne suis que le compilateur des morceaux, pas leur créateur"),
con gavetta parigina virata in grande dalla più classica delle
'occasioni fortunate' (sostituire un dj per una sera in un club, e restare
davanti a quei giradischi per tre anni....), notato da Jean-Louis
Costes in persona e portato ai piatti (?!?!) del restaurant del proprio esclusivo hôtel.
Dj in un
ristorante, un'idea bizzarra accolta come una sfida...... con alcuni
clienti a chiedere di abbassare il volume. "Mon but est de jouer
avec les dîneurs. Jouer avec leurs souvenirs, essayer de les toucher
émotionnel-lement…", con l'unico ferreo divieto di non alzare il
ritmo. Attendetevi, quindi, anche in questo terzo volume (Costes, Etage
3) atmosfere sognanti, lounge, latin jazz, downtempo: classici come
Shirley Bassey
(Where I do begin) o i più recenti hits lounge di Coco
Steel & Lovebomb (Yachts), Hacienda
(Late lounge lover); il più ricercato Cujo (Amon
Tobin) di Apollo, nomi nuovi di Francia, Trouble Makers (da
Marsiglia, Electrologe) e Gotan Project (di Bordeaux, con una
rivisitazione di Last tango in Paris).
Ritmi blandi
e molte chitarre acustiche al chiar di luna, alla maniera stilish di
José Padilla di Café del Mar con la differenza
che anziché da abbrontati villeggianti in costume, l'Hotel Costes
è frequentato da attori in smocking e top models in lungo.
Voto
8