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Spazio al CIMM
A La Biennale di Venezia 2019
Il primo Meeting internazionale di informatica musicale e multimediale
All’Arsenale di Venezia dall'11 al 17 novembre 2019

 




                     di Giovanni Ballerini


Meeting internazionale di informatica musicale e multimediale
Electro - Elettronica: visioni e musica
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Prosegue sull’onda dell’innovazione e della creatività l’attività del CIMM. Centro di informatica Musicale e Multimediale è la nuova infrastruttura della Biennale di Venezia destinata ad attività permanenti di ricerca e sperimentazione, di pratica e laboratorio, utile a tutti i Settori artistici della della Biennale, ai progetti di Biennale College, all’Archivio Storico (ASAC), al progetto “Scrivere in residenza”, all’Educational. Il Centro offre, inoltre, al territorio la possibilità di svolgere attività creative e ricreative negli ambiti di pertinenza del Centro stesso. Il CIMM è articolato in due poli: il primo al Centro Civico di Mestre – Bissuola comprendente uno studio di prova e uno studio di registrazione dedicati a musicisti e giovani del territorio; il secondo a Venezia comprendente due studi alle Sale d’Armi dell’Arsenale dedicati ad attività di ricerca artistica e progetti stabili al servizio di mostre, festival e iniziative della Biennale.
Ma veniamo alle nuove iniziative del Centro di Informatica Musicale e Multimediale messo a punto dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta, con la supervisione di Ivan Fedele, Direttore del settore Musica, che dall’11 al 17 novembre 2019 propone all’Arsenale di Venezia (Sale d’Armi e Teatro Piccolo Arsenale) il primo Meeting internazionale di informatica musicale e multimediale, un ciclo di masterclass teorico-pratiche sulle nuove frontiere della musica elettronica.
Dall’11 al 16 novembre si svolgeranno quotidianamente incontri aperti al pubblico la mattina e momenti laboratoriali nel pomeriggio destinati ai compositori selezionati di Biennale College. Conclude il Meeting un concerto il 17 novembre al Teatro Piccolo Arsenale (ore 16.30). Il Meeting porterà a Venezia alcuni dei maggiori studi di informatica musicale, ricercatori, compositori e artisti che presenteranno i nuovi linguaggi dell’elettronica. Tecniche di motion capture tanto spesso impiegate nel cinema di animazione applicate alla musica, lo smartphone di cui tutti dispongono utilizzato come strumento di creatività condivisa, con applicazioni per esecuzioni collettive di musica o concerti con la partecipazione del pubblico, e ancora, linguaggi per la sintesi del suono, videomapping attivato dai parametri sonori delle composizioni stesse, il suono della materia, iperstrumenti che rimandano alla realtà aumentata, programmi per “musica mista”: tutti studi in corso o in fase di sperimentazione per il suono di domani e che potranno trovare applicazioni più ampie. A raccontare le loro ricerche saranno: Yann Orlarey dal GRAME (Centre national de création musicale di Lione), Laura Bianchini e Michelangelo Lupone dal CRM (Centro di ricerche musicali di Roma), Frédéric Bevilacqua e Michelle Agnes Magalhaes dall’IRCAM (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique di Parigi), Alvise Vidolin dal SaMPL (Centro di sonologia computazionale di Padova), infine l’artista Andrew Quinn e il compositore Maurilio Cacciatore.
Il Meeting si concluderà il 17 novembre al Teatro Piccolo Arsenale (ore 16.30) con un concerto sulla “musica del futuro”: musica strumentale, elettronica, video, nuovi suoni e nuove tecniche esecutive entrano in gioco nei brani - due in prima assoluta e due novità per l’Italia - di Maurilio Cacciatore, Simone Conforti, Ivan Fedele, Michelangelo Lupone. Interpreti di prim’ordine del concerto saranno: la flautista Ayako Okubo, la specialista di flauto Paetzold Ulrike Mayer Spohn, il tenore e controtenore Javier Hagen, Enzo Filippetti al sassofono e interprete di Windback, Raphael Siefert per i video e Andrew Quinn che interagirà visivamente con le partiture (sound reactive visuals).
Il programma dettagliato si trova all’indirizzo: www.labiennale.org/it/musica/2019

Voto 8 

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