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Pietra di Diaspro
La quinta opera di Adriano Guarnieri
Regia Cristina Mazzavillani-Muti, scene Ezio Antonelli, Interpreti principali Antonella Ruggiero, Alda Caiello, Sonia Vicentini, Ilaria Del Prete, Matelda Viola, Marco Lazzara, Roberto Fabbriciani, Orchestra del Teatro dell´Opera di Roma. Nuovo allestimento
Domenica 10 giugno, ore 20.30 - martedì 12 giugno 2007, ore 20.30 al Teatro dell'Opera di Roma

 




                     di Giovanni Ballerini


Pietra di diaspro, presentazione
Pietra di diaspro, recensione


C’è grande attenzione per la prima esecuzione assoluta di "Pietra di diaspro", in scena il10 e il 12 giugno 2007 al Teatro Nazionale di Roma.

''Un'opera video la cui partitura, senza l'impiego di un ricco apparato visivo e sonoro, non avrebbe alcuna forza ''. Con queste parole Adriano Guarnieri ha definito la sua nuova opera teatrale, Il nuovo allestimento del Teatro dell'Opera su commissione del Ravenna Festival, per le edizioni musicali Rai Trade S.p.a., vede Pietro Borgonovo nel ruolo di maestro concertatore e direttore d'orchestra e Cristina Mazzavillani Muti, presidente del Ravenna Festival, in quello di regista dell'opera. Sette voci soliste e sette voci nel coro, sette trombe e sette arpe. Sette come il numero chiave della Apocalisse di Giovanni da cui sono tratti frammenti, accostati specularmente ai versi del poeta Paul Celan: letteratura antica e letteratura contemporanea, assieme ai suoni orchestrali e alle immagini del live-electronis. Musica e parole, canto e proiezioni: questo è lo spartito di Pietra di diaspro, la quinta opera teatrale composta da Adriano Guarnieri, La scenografia e le immagini virtuali sono di Ezio Antonelli, i costumi di Alessandro Lai. Il live- electronis è a cura di Alvise Vidolin. Movimenti coreografici di Silvia Curti, disegno luci di Patrizio Maggi. Roberto Fabbriciani al flauto iperbasso, Paola Perrucci alle arpe soliste, Andrea Noferini al violoncello solista. Tra gli interpreti – Sonia Visentin, Alda Caiello, Ilaria Del Prete, Matelda Viola, Marco Lazzara e Gianluca Belfiori Doro, Antonella Ruggiero, già protagonista alla Fenice di Venezia nel 2002 di un’altra opera video del maestro Guarnieri, Medea.

L'opera trae ispirazione dall' Apocalisse di Giovanni, un'apocalisse in chiave post moderna, tutta giocata su molteplici allegorie e sull'impiego di sofisticati sistemi di luci, la disposizione degli strumenti lungo l'intero perimetro della sala, di specchi a moltiplicare i personaggi sulla scena attraverso l'uso delle luci. A fare da file rouge e' l'uso marcato delle simbologie tipiche dell'Apocalisse di Giovanni da cui sono tratti alcuni frammenti, accostati specularmente ai versi del poeta Paul Celan, altrettanto apocalittico per la condanna ai mali del suo tempo. L’opera di Adriano Guarnieri consta di due parti, suddivise in dieci sequenze, ognuna con un tratto musicale o vocale. Il filo conduttore è lo scontro tra il potere (nell’allegoria babilonese) e la città ideale (Gerusalemme). Le sette voci soliste non sono altrettanti personaggi ma simboli. «Il live-electronis – ha spiegato Guarnieri – mi aiuta a perseguire un suono che si libra senza peso, che non ha punti d’appoggio così come nel librarsi del testo verso una visione indicibile, verso una speranza indefinibile, non si appoggia a nessuna confessione». Il diaspro è un quarzo, molto apprezzato nell’antichità perché suggeriva il coraggio e la rettitudine.

Spicca nel cast il nome di Antonella Ruggiero, celebre voce della formazione originaria dei Matia Bazar, ormai da diversi anni avviata a una carriera solista ricca di soddisfazioni. L’artista pop ha esplorato negli ultimi venti anni nella sua discografia le sonorità dell’antico Oriente, la musica sacra, il musical di Broadway, le musiche etniche di diverse latitudini, la canzone d’autore italiana, le melodie internazionali.

Posto unico € 30,00 - usuali riduzioni

Per informazioni: tel. 06.481601 - www.operaroma.it

Voto 7 ½ 

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