Béla Bartók
Protagonista al Maggio Musicale Fiorentino
Esecuzione integrale dei Quartetti al Piccolo Teatro domenica 27 maggio 2012 alle 19 con il Quartetto Bennewitz
Il mandarino meraviglioso e Il castello del Duca Barbablů al Teatro Comunale domenica 3 giugno alle 15,30 e martedě 5 giugno 2012 alle 20,30
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Sull’onda del meritatissimo successo che ha sottolineato la
presentazione in prima mondiale (in scena al Teatro Goldoni di Firenze il 22,
24 e 25 maggio 2012) dell’opera La Metamorfosi di Silvia
Colasanti, con libretto, regia, scene, costumi, luci e ideazione video Pier’Alli, il 75° Festival
del Maggio Musicale Fiorentino punta i suoi riflettori su Béla Bartók. Con un programma articolato dedicato al compositore
ungherese. Domenica 27 maggio 2012 alle 19 al Piccolo Teatro è infatti in programma la riproposta integrale dei quartetti bartókiani, che precede di qualche giorno le rappresentazioni del
dittico balletto opera Il mandarino meraviglioso e Il castello del Duca Barbablù (Teatro Comunale domenica 3 giugno alle 15,30 e martedì 5 giugno 2012 alle 20,30) rappresenta un’occasione rara per accostarsi ad opere di non frequente ascolto e per cogliere il progressivo affinarsi del linguaggio del grande compositore. Ad
affrontare queste affascinanti ed impervie composizioni sarà il
Quartetto Bennewitz, che fin dalla sua fondazione, avvenuta presso
l’Academy of Performing Arts di Praga nel 1998, si è affermato come uno dei più famosi ensemble da camera della Repubblica Ceca. Béla Bartók (1881-1945) si cimentò nella
composizione di 6 quartetti, dal 1908 al 1939. Scritti in un arco temporale
così ampio, queste sei composizioni subirono diverse influenze e sono assai
diverse l’una dall’altra, ma con comuni denominatori, che ritornano
costantemente: la meticolosa ricerca timbrica e il perseguire un acceso contrasto cromatico, tipico anche del Bartók operistico, che potremo ammirare al Maggio. L’occasione è,
come dicevamo, al Teatro Comunale che, annullata la prima di giovedì 31
giugno per i lavori di ripristino e consolidamento della porzione di volta
staccatasi dal soffitto qualche giorno fa e delle necessarie analisi, ospita il 3 e il 5 giugno 2012 un grande dittico del novecento tra danza e opera con le musiche di Béla Bartók. In collaborazione per regia e coreografia con Jo Kanamori ed in coproduzione con il Festival Saito Kinen, il giovane
direttore d'orchestra ungherese Zsolt Hamar affronta dapprima le sinistre
atmosfere notturne e l’incalzante tensione erotica, che la musica di Bartók evoca nel balletto Il mandarino meraviglioso, in una scrittura di eccezionale potenza evocativa e di agghiacciante valenza espressionistica. Segue l’unica opera scritta da Bartók, Il castello del Duca Barbablù, non meno
inquietante nel suo universo simbolico.
Voto
8
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