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  19/04/2024 - 14:04

 

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L’Homme Armé / Tempo Reale
Missa Ockeghem
Liturgia di musiche, immagini, architetture tra rinascimento e contemporaneo. Con l’insieme vocale L’Homme Armé e Tree - Tempo Reale Electroacoustic Ensemble (Francesco Canavese, Francesco Casciaro, Riccardo Castagnola, Francesco Giomi, Luigi Mastandrea, Ongakuaw, regia del suono: Damiano Meacci). Video Federico Fiori e Francesca Lenzi, Immagini: Fondazione Giovanni Michelucci, scenografia: laboratori del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Prima assoluta in Italia il 5 maggio alle 20 e alle 22 alla Stazione Leopolda di Firenze per Fabbrica Europa 2011

 




                     di Giovanni Ballerini


"Celebriamo una messa con cinque istituzioni (Fondazione Giovanni Michelucci, Produzione, Tempo Reale, L’Homme Armé, Fondazione Fabbrica Europa e Teatro del Maggio Musicale Fiorentino) che si sono messe insieme e hanno dato vita a un progetto coraggioso e innovativo”.
E’ il caso della Missa Ockeghem, un’opera fra musica rinascimentale ed elettronica con video scenografie animate dai progetti dell’architetto Giovanni Michelucci, che ha trasformato per una sera (giovedì 5 maggio 2011. Alle 20 e alle 22) la Stazione Leopolda di Firenze in una sorta di cattedrale contemporanea. L’evento, il primo del Festival Fabbrica Europa 2011 alla Leopolda, ha visto in scena, brillanti protagonisti, gli Homme Armé e Tempo Reale alle prese con una originale lettura della quattrocentesca Missa cuiusvis toni del compositore fiammingo Johannes Ockeghem. Una sorta di opera aperta rinascimentale in cui le cinque parti composte da Ockeghem si sono integrate, sprizzando energia nuova, in un contesto liturgico formato da strutture sonore elettroacustiche originali o frutto della rielaborazione elettronica delle parti cantate. Sui teli che sovrastano la sala scorrono, come nuvole, immagini estrapolate dai progetti di Michelucci, ai lati, come sentinelle digitali, ci sono le postazioni computerizzate di Tempo Reale che, con arabeschi di live electonic e una suggestiva spazializzazione del suono, costruiscono infrastrutture sonore su cui far correre le preziose suggestioni vocali dei L’Homme Armé. Una messa cantata sospesa fra passato e futuro, un rituale solenne e astratto che moltiplica le suggestioni.
“Lo spettacolo, che è anche nel calendario della 74° edizione del Maggio Musicale Fiorentino, ha preso le mosse da una messa fiamminga del ‘400 di questo musicista misterioso, che ci ha lasciato 5 pannelli su cui abbiamo ricostruito una performance – sottolinea Francesco Giomi di Tempo Reale -. In scena c’è la stana unione fra un coro polifonico di 10 elementi (Insieme Vocale L’Homme Armé, diretto da Fabio Lombardo, voci Alberto Allegrezza, Luciano Bonci, Alessandro Carmignani, Elena Cavini, Luca Dellacasa, Paolo Fanciullacci, Gabriele Lombardi, Andrea Perseu, Giulia Peri, Marcello Vargetto) e un ensemble elettronjico di giovani musicisti di Tempo Reale (coordinamento Francesco Giomi, musicisti Francesco Canavese, Francesco Casciaro, Riccardo Castagnola, Francesco Giomi, Luigi Mastandrea, Ongakuaw, regia del suono: Damiano Meacci)”.
Il risultato è un contrappunto sonoro attraverso nuovi materiali e la rielaborazione digitale degli elementi vocali. L’esecuzione musicale è inserita all’interno di una video-scenografia che interagisce con i vari pannelli musicali, vocali ed elettronici, costruendo un percorso di drammaturgia visiva connesso a quello sonoro. il pubblico circonda gli esecutori divenendo parte del rito, in uno spazio delimitato dalle immagini che rielaborano elementi architettonici, ispirati sia all’opera del grande architetto fiorentino - tratti dal ricchissimo Archivio della Fondazione Giovanni Michelucci - sia alla spazialità delle cattedrali gotiche di area fiamminga, luoghi in cui la messa di Ockeghem poteva originariamente risuonare.

Voto 8 

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