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  24/04/2024 - 02:10

 

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Giardino Chiuso
Candido, ispirato al Candide di Voltaire
Regia Tuccio Guicciardin, consulenza Coreografica: Simona Bucci, danzatori: Amina Amici, Patrizia de Bari, Benedetta Cavallini, attore: Marco Venienti, produzione musicale: Nieri Brogi, elementi scenografici: Andrea Montagnani
Il 20 maggio 2003 a Fabbrica Europa

 




                     di Giovanni Ballerini


Prosegue a Fabbrica Europa  2003 la selezione sulla danza. Dopo i grandi maestri, si affacciano alla Stazione Leopolda le nuove generazioni della danza. E’ il caso dei Giardino Chiuso, che martedì 20 maggio 2003 presentano in prima assoluta "Candido".

Il gruppo Giardino Chiuso nasce nel 1995 come compagnia di danza in collaborazione con il Gruppo della Rocca di Torino e nello stesso anno debutta a VignaleDanza con lo spettacolo “Hombre” (coreografie di Deanna Losi, messa in scena di Tuccio Guicciardini). Con la successiva produzione “Il Profeta disarmato” il Gruppo si avvicina alla contaminazione della parola nella danza, elemento che costituisce tuttora la base di ricerca della compagnia. Nel 1998, in collaborazione con Torao Suzuki e l’Associazione “Aramis, Giardino Chiuso” realizza “Lettere a Casais Monteiro – Viaggio intorno a Fernando Pessoa”, spettacolo per tre ballerini e un attore, che debutta in maggio al festival Fabbrica Europa 98. Dopo “L’amor brujo”, lo spettacolo itinerante nella Rocca di Montesfaffoli a San Gimignano, che ha inaugurato il Festival di San Gimignano 1999, la compagnia Giardino Chiuso approda a questa nuova produzione che debutta a Fabbrica Europa 2003. Lo spettacolo prosegue nel solco del ciclo iniziato nel ’98 con lo spettacolo “Lettere a Casais Monteiro” e “Studio Otello”, che invece era liberamente ispirato all’Otello di William Shakespeare. L’incontro con il "Candido" permette di sviluppare il tema del viaggio. Dal viaggio immaginario di Fernando Pessoa al viaggio nell’esistenza per Otello, si approda quindi al viaggio filosofico di Candido. Ma anche un viaggio nella solitudine, che è sottolineato dall’unica voce narrante in scena. Espressione attraverso il movimento – momento di racconto universale, momento evocativo di contemporaneità, quadro senza tempo. Candido e la sua  memoria per ripercorrere un viaggio sempre diverso attraverso gli innumerevoli mondi che si contrastano e sormontano per avere ognuno la propria ragione.

Voto 7 

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