Prosegue
a Fabbrica Europa 2003 la selezione sulla danza. Dopo i
grandi maestri, si affacciano alla Stazione Leopolda le nuove generazioni della
danza. E’ il caso dei Giardino Chiuso,
che martedì 20 maggio 2003 presentano in prima assoluta "Candido".
Il gruppo Giardino Chiuso
nasce nel 1995 come compagnia di danza in collaborazione con il Gruppo della
Rocca di Torino e nello stesso anno debutta a VignaleDanza con lo spettacolo
“Hombre” (coreografie di Deanna Losi, messa in scena di Tuccio Guicciardini).
Con la successiva produzione “Il Profeta disarmato” il Gruppo si avvicina alla
contaminazione della parola nella danza, elemento che costituisce tuttora la
base di ricerca della compagnia. Nel 1998, in collaborazione con Torao Suzuki e
l’Associazione “Aramis, Giardino Chiuso” realizza “Lettere a Casais Monteiro
– Viaggio intorno a Fernando Pessoa”,
spettacolo per tre ballerini e un attore, che debutta in maggio al festival Fabbrica Europa 98.
Dopo “L’amor brujo”, lo spettacolo itinerante nella Rocca di Montesfaffoli a
San Gimignano, che ha inaugurato il Festival di San Gimignano 1999, la
compagnia Giardino Chiuso approda a questa nuova produzione che debutta a
Fabbrica Europa 2003. Lo spettacolo prosegue nel solco del ciclo iniziato nel
’98 con lo spettacolo “Lettere a Casais Monteiro” e “Studio Otello”, che invece
era liberamente ispirato all’Otello di William Shakespeare. L’incontro con il
"Candido" permette di sviluppare il tema del viaggio. Dal viaggio
immaginario di Fernando Pessoa al viaggio nell’esistenza per Otello, si approda
quindi al viaggio filosofico di Candido. Ma anche un viaggio nella solitudine,
che è sottolineato dall’unica voce narrante in scena. Espressione attraverso il
movimento – momento di racconto universale, momento evocativo di
contemporaneità, quadro senza tempo. Candido e la sua memoria per ripercorrere un viaggio sempre
diverso attraverso gli innumerevoli mondi che si contrastano e sormontano per
avere ognuno la propria ragione.
Voto
7