Berliner Blues di Giovanni Bogani
Peter Greenaway di Giovanni Bogani
Blu di Giovanni Bogani
Tre tappe di un viaggio e un colore, il primo colore dopo il buio, prima del buio. Questo, in sintesi, "Blu", il secondo romanzo di Giovanni Bogani, giornalista della " Nazione", autore di un libro su Peter Greenaway e del romanzo " L ." che in un anno ha esaurito tre ristampe. " Blu", edito da Island, con una introduzione firmata da Peter Greenaway, è il viaggio in tre tappe del protagonista Luca dall'Irlanda - confini del mondo, le isole Aran, il sogno di un tempo immobile, scosso soltanto dal vento - a Mosca, metropoli di povertà sbandate, bambini adottati negli alberghi internazionali, adolescenti innocenti e bellissime a giro nella notte, fino a un Brasile senza samba né carnevale, ma dove il calore, la febbre, la musica sono tutte negli occhi e nella pelle di Navidad, elegante e lontana, rugiada in movimento, donna per la quale si potrebbe impazzire. Il colore blu lega attimi, atmosfere, sensazioni: nei crepuscoli d'Irlanda, negli occhi di Natacha, sedicenne che cammina da sola nell'Arbat semideserta, in una notte moscovita.
"Blu" ha 180 pagine, costa 9 euro (17.426 lire), è edito da Island. Ogni pagina del testo ha un aspetto personalizzato. I caratteri tipografici mutano, anche all'interno della stessa pagina, per motivi espressivi, grafici, iconografici, fino a costruire una pagina che sia anche visiva, che richiami - con la stessa disposizione delle lettere - ciò di cui si parla. "Blu" dunque si libera dall'aspetto consueto, riproduttivo/tipografico, delle pagine di un romanzo, per assomigliare il più possibile alla scrittura variata, ondivaga, ineguale di un diario.
Peter Greenaway, il regista inglese autore dell' Ultima tempesta e di numerose installazioni in tutte le principali città del mondo, firma l'introduzione. E' la prima volta che Greenaway scrive una prefazione, e lo fa con un romanzo italiano. Con uno dei capitoli di "Blu", proposto come racconto autonomo, Giovanni Bogani ha vinto il concorso nazionale per racconti sul web della rivista Racconti & Letteratura. Il racconto, incluso nella sezione "Arbatskji Blues", su Mosca, si chiama "Casa Ejzenstejn".
Un sito web, già attivo - accoglie tutte le notizie sul romanzo, e le indicazioni delle presentazioni nelle varie città d'Italia. Ma, soprattutto, le pagine del libro che appaiono nel sito si aprono - con link intertestuali - verso altre pagine web, relative a personaggi, luoghi, eventi di cui il romanzo parla. Così, il sito web apre il romanzo a tutti gli eventi, le persone e le cose che entrano nella sua composizione, che lo influenzano: a tutto il mondo al quale il romanzo stesso fa riferimento. Il sito web trasforma il romanzo in un itinerario di partenza per esplorazioni potenzialmente infinite. E non è solamente un magazzino, o una vetrina, per alcune pagine del libro.
DAI TRE CAPITOLI.
Irlanda. "La musica, nelle cuffie del walkman, era di arpe e chitarre acustiche, una voce di donna leggera come la voce del silenzio. E quei flauti di ottone le cui note sembrano piegarsi come giunchi, sfumare lontano come nuvole bianche nel cielo d'Irlanda".
Russia. "Come vedi il tuo futuro?" riesce a chiederle Luca. "Male. Perché sono pazza", dice Natacha, e fa il gesto del dito che picchia contro la testa. Aveva sedici anni. E un collo morbidissimo da accarezzare, i capelli fini e biondi, le mani belle, la bocca bellissima
Brasile. Il Brasile è un ragazzino che vende gelati sulla spiaggia, pelle nera denti bianchissimi e una voglia di gridare, chissà che ci sarà da urlare, ci sono tutti i colori del mondo nella sua voce forte e piena, nella sua allegria impossibile, inverosimile
Giovanni Bogani, Blu, Firenze, Island, 2001; pp. 192
Voto
7