"Quest’anno
il Milione – dice l’organizzatore e scrittore Alessandro Agostinelli
– parte da Firenze per raccontare i vari modi del viaggio umano. Dopo questa anteprima nell’aprile fiorentino, il Festival del Viaggio
sarà a fine luglio ad Arezzo, all’interno di Play Art Festival, poi con due
work-shop sul reportage ad ottobre a Pisa, e infine a dicembre a Venezia con
alcune conferenze-spettacolo sui grandi viaggiatori”.
E’ dedicato a musica, fotografia e tv l’anteprima 2009 de Il Milione – Festival del Viaggio, che si celebra il 2, il
9 e il 16 Aprile 2009, con i tre incontri in programma alla Libreria Edison di
Firenze.
Le
canzoni di Patti Smith, gli aerei fotografati da Francesco Cianciotta, la
televisione commentata da Luciano Bianciardi
saranno al centro di questo primo viaggio 2009. Il focus su questi tre
personaggi sarà un escamotage per parlare di tre mezzi che coinvolgono
quotidianamente i nostri sensi e la nostra ragione, tre incontri per viaggiare
intorno al modo di costruire le nostre opinioni e allargare la nostra cultura.
Patti Smith fece il suo primo viaggio in Italia nel
1979 e passò da Firenze, dove fece vivere al folto pubblico confluito allo
Stadio Artemio Franchi un evento indimenticabile. Il 2 aprile 2009 Bruno Casini
racconterà dell’atmosfera e delle usanze di trenta anni fa a Firenze, Giovanni
Ballerini spiegherà l’influenza che lasciò quella musica sui gruppi rock
italiani, Gianni Pini parlerà di come fu organizzato il concerto fiorentino.
Francesco Cianciotta è
un fotografo che predilige il bianco e nero e i luoghi dove si parte e dove si
arriva. Il 9 aprile 2009, insieme alla giornalista Simona Poli e al fotografo
Manfredo Pinzauti, illustrerà il suo ultimo lavoro
“Un viaggio a parte, fuori e dentro gli aeroporti”.
Luciano Bianciardi è stato
uno degli scrittori italiani più ribelli e innovativi. Il 16 aprile la figlia
Luciana (editrice) e la direttrice della Mediateca regionale, Stefania Ippoliti,
dialogheranno sul boom economico e sulla fine degli anni ’50 e l’inizio dei
’60, quando Bianciardi si dedicò a criticare la
televisione. Dai suoi articoli di allora (raccolti nel libro “Il convitato di
vetro”) si comprende l’avvio di un’Italia più moderna ma certamente più
disgregata.
Voto
8