Produzioni enogastronomiche e libri di qualità si incontrano a Firenze. Bilancio positivo per il festival
che ha coinvolto appassionati di buona cucina e buone
letture, che in questa terza edizione hanno affollato gli stand di deGustiBooks.
Tanti i protagonisti che hanno regalato al pubblico della rassegna fiorentina
un tuffo tra i piaceri del palato e della mente: l’antropologo Marino
Niola, appassionato narratore della cultura del cibo, ha tracciato
un avvincente affresco sull’alimentazione, fornendo agli spettatori intervenuti
all’incontro fiorentino, condotto dal giornalista Bruno Gambacorta, una lente
per comprendere gli usi e i costumi alimentari di ogni angolo del mondo. Tanta
passione nelle parole di Michele Marziani e Marco
Salzotto, arrivati a Firenze per presentare il
loro ultimo volume I sovversivi del gusto.
Infaticabili Indiana Jones alla ricerca del prodotto d’eccellenza (in via di
estinzione) il loro è stato un vero e proprio invito
al viaggio gastronomicamente terapeutico.
Artigiani del gusto ed editori in
quattro giorni di degustazioni, incontri, presentazioni, laboratori, convegni:
per un tocco di eleganza a tavola sono arrivati i consigli di Donna Brown le
cui composizioni di fiori e ortaggi hanno incantato il pubblico, non solo
femminile, accorso al Bookaffè. I food show hanno
confermato di essere il cuore della rassegna, con un numero sempre più ampio di
spettatori/degustatori alle prese con ricette della tradizione o decisamente
innovative, una lezione di alta cucina in ogni caso. Tra le guest star: il
principe dei cuochi Filippo
La Mantia, Sergio Maria Teutonico, Arturo
Dori e il maestro Italo Bassi,
chef dell’Enoteca Pinchiorri. Sempre ironico e appassionato Leonardo Romanelli, consulente artistico della rassegna e
animatore di molti appuntamenti in programma. Direttamente dalla multietnica
Londra, il foodtrotter angloindiano Simon
Majumdar. Il suo viaggio intorno al mondo lo ha portato ad assaggiare di tutto (e a spendere i
risparmi di una vita!): l’adorato jamon iberico, il
disgustoso squalo islandese, il prelibato pane ca meusa di Palermo e tanto altro ancora ….. Alla fine tutti i
presenti, incuriositi dai divertenti aneddoti gastronomici di Simon, hanno
chiesto a gran voce la traduzione italiana del suo Eat
my Globe. Fra gli eventi, segnaliamo il successo del
concorso “Il mio panino d’autore metropolitano” firmato Negroni, dei laboratori
sul caffè, delle degustazioni di vino a cura di Gola gioconda, e delle creative
installazioni di Infinite Trame, il Gusto del riciclo, Food House e degli
originali Orti Urbani.
Voto
7 +