The family man
Red Dragon
X-Men 3 - Conflitto finale
Tower Heist: colpo ad alto livello

La commedia truffaldina è diventata un classico da La stangata in poi, compresa l'accezione parodica della banda di criminali incapaci stile I soliti ignoti: quel che aggiunge di nuovo al genere Tower Heist è che si tratta di un colpo riparatore da parte di un gruppo di lavoratori onesti ai danni del disonesto speculatore che ha volatilizzato i loro risparmi. Detto questo, con un cast del genere e uno specialista come Brett Ratner dietro la macchina da presa sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di meglio del prodotto finale, tranquillo e poco originale, come se tutti si fossero preoccupati più che altro di realizzare il compitino per cui erano stati pagati senza sbavature di sorta. Ma entriamo nel merito della storia, che è ambientata per l'appunto al Tower, un esclusivo condominio in Central Park che offre un impiego sicuro e remunerativo all'amministratore Josh Kovacs ed a tutti i suoi fedeli sottoposti. Nel luogo più lussuoso dell'elegante magione, l'attico, vive il finanziere Arthur Shaw, che finisce agli arresti domiciliari a causa di una truffa miliardaria a danno dei suoi clienti. Purtroppo anche i componenti dello staff del condominio avevano affidato in blocco a Shaw la gestione dei propri risparmi ma, quando tutto sembra perduto, Josh ha una folle idea: chi meglio di loro potrebbe organizzare un colpo per ripulire l'attico del magnate truffaldino (dove dovrebbero trovarsi venti milioni di dollari) e fare giustizia? In fondo sanno tutto quello che c'è da sapere sull'immobile e possono programmare il colpo con precisione millimetrica. L'unico problema è che l'Fbi controlla l'attico 24 ore su 24 e che nessuno di loro è un criminale, si affidano dunque a un topo d'appartamento da quattro soldi che possa guidarli nell'impresa, salvo scoprire che talvolta niente è come sembra... Una commedia d'azione senza sussulti nonostante l'intrigante idea di partenza e il ragguardevole cast radunato per l'occasione, complessivamente sprecato anche nei ruoli minori. Si sorride a corrente alternata e si resta desti in attesa della sorpresa finale richiesta dal genere. Non entusiasmante ma vedibile.

Voto 6½