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  03/05/2024 - 07:54

 

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Torino Film Festival 2001
IXX edizione al Multisala Reposi e Multisala Massimo
Un festival di pubblico, ma anche un festival per gli autori
dal 15 al 23 novembre a Torino

 




                     di Matteo Merli


Torino Film Festival 2002
Torino Film Festival 2001
Torino Film Festival 2001: i film in concorso
Nipponica
Omaggio a George A. Romero
Paz '77


Un festival che si muove in varie direzioni, ma con un punto di riferimento cardinale: il pubblico. Proprio per questo, la gran mole di film che vengono presentati si muove in direzioni eccentriche ma con uno scopo ben preciso: mostrare l'appeal commerciale che possono avere le proposte più disparate, i grandi sperimentatori come il grande "cinema-cinema" classico, i documentari in video e i prodotti che arrivano da cinematografie completamente ignorate dalla distribuzione, i cortometraggi e i prodotti dell'altra Hollywood. Un festival di pubblico, ma anche un festival per gli autori: intorno a loro ruota il meccanismo fascinatorio del festival, gli autori - siano essi nomi noti o perfetti sconosciuti - hanno il massimo di visibilità e vengono privilegiati rispetto alla stanca mondanità da passarella. " All'Accademia d'Egitto di Roma, il direttore della manifestazione, Stefano Della Casa ha presentato il Torino Film Festival, che si terrà dal 15 al 23 novembre. La presentazione è stata ripetuta sei ore più tardi, al Centro Culturale Dar Al Hikama di Torino. Questa scelta insolita è dovuta alla monumentale retrospettiva sul cinema egiziano che copre un secolo di attività di un'industria che ha sfornato più di tremila titoli. Il direttore ha precisato che il festival si rivolge ad un pubblico giovane e metropolitano, capace di promuovere film di giovani autori e attento alle nuove cinematografie.
Il concorso 2001 propone undici film tra cui 6 opere prime e 5 dirette da registe donne in concorso, che anche quest'anno si propone come occasione di scoperta di esordienti. Oltre all'Europa, appare la Corea con due titoli, Argentina, Taiwan e Iran. Due le presenze italiane, entrambe femminili ed entrambi al loro primo lungometraggio.
Per questa edizione 2001, il festival di Torino da un maggior rilievo al corto, con un concorso di diciassette film brevi provenienti da Belgio, Brasile, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Macedonia, Nuova Zelanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Stati Uniti, Svizzera, scelti tra oltre seicento lavori provenienti da tutto il mondo. Un'occasione unica per vedere il meglio del cortometraggio mondiale.

Le retrospettive di questa edizioni sono piene di sorprese. Si inizia con L'omaggio a Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, coppia di intransigenti, che fanno un cinema puro lontano dai canoni classici. A ciascuno dei loro film che saranno proiettati, sarà affiancato una pellicola della storia del cinema a loro scelta. Lo spazio western, sarà dedicato al sodalizio artistico tra James Stewart e Anthony Mann, con la proiezione di sei film. Importante sarà il ruolo dell'omaggio a George A. Romero. Uno dei registi di culto per gli appassionati di cinema, che merita di essere riscoperto e valorizzato. Nel 1968, La notte dei morti viventi, un piccolo lungometraggio girato in modo quasi amatoriale da un gruppo di film-maker di Pittsburgh, reinventa radicalmente il cinema dell'orrore e collocava il suo regista, George A. Romero, tra gli autori più interessanti del momento. Da allora, anche a costo di lavorare in condizioni d'emargenza, Romero è rimasto coerente alle sue idee, inventando sempre film capaci di stupire: da Zombi a Monkey Shines, fino al più recente Bruiser. La retrospettiva completa dei suoi film è accompagnata dalla pubblicazione di un volume, a cura di Giulia D'Agnolo Vallan.

Fra le altre sezioni del festival non poteva mancare all'appello quella Americana, ricca come sempre. Al film di Dennis Hopper , che qui presenta The last movie, opera cult del 71, si vedranno R-xmas e Can this be love di Abel Ferrara; 'Harvard man' di James Toback e 'Storytelling' di Todd Solondz. Da non perdere la sezione Nipponica e Orizzonte Europa, piena di piccole sorprese da scoprire. Da tenere d'occhio lo spazio italia, che da la possibilità ai giovani autori italiani di trovare uno spazio per le loro opere brevi. Ci sono altri motivi per non perdersi il Torino Film Festival, ma non li accenniamo, perché prima di tutto non bisogna mancare.

Voto 7½ 

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