Sitcom
Sotto la sabbia
8 Donne e un mistero Swimming Pool
Che succede se la nota giallista Sarah Morton è in crisi d'ispirazione? Può accadere che il suo impeccabile editore le offra una vacanza nella sua villa provenzale con piscina. E che può succedere se, appena riafferrata la nervosa briglia dell'ispirazione grazie alle ridenti attrattive della villeggiatura, nella villa piomba (non attesa, ça va sans dire) l'irrequieta Julie, la figlia del proprietario dell'accogliente magione? Magari, dopo il fastidio iniziale per i troppi amanti che affollano rumorosamente le notti della fanciulla - disturbando al contempo il giusto riposo della composta scrittrice britannica -, può capitare di ritrovarsi nel bel mezzo di un giallo in presa diretta, chissà, addirittura in un delitto passionale con tanto di occultamento di cadavere. E forse, dato che la realtà talvolta supera la fantasia, a condire il tutto può spuntar fuori perfino un inaspettato manoscritto che il passato aveva avvolto nell'oblio insieme ai molti (troppi) segreti della vita privata dell'editore in questione. Ma abbiamo assistito veramente a questa storia? O si è trattato forse di schizofreniche proiezioni della mente della scrittrice? Oppure quel che abbiamo seguito altro non era che la genesi di un romanzo nel suo farsi? Nonostante il didascalico finale, è il caso di dire che le roi s'amuse: Ozon gioca con l'orizzonte d'attesa dello spettatore, lasciandolo perfidamente ai titoli di coda con molte domande irrisolte. Dopo lo spettacolare divertissement allestito in 8 donne e un mistero il giovane regista transalpino torna dietro la macchina da presa con questo indecifrabile giallo esistenzialista sul processo creativo: in Swimming Pool vari indizi sono disseminati una sequenza dietro l'altra fino al rovesciamento finale, che aiuta lo spettatore a ricostruire la direzione narrativa della trama aprendo una serie di domande a cui ciascuno tenterà di rispondere secondo la propria sensibilità. Una storia irresistibile, in ogni caso, contrappuntata da frequenti richiami al tema del doppio - emblematica in particolare un'immagine (magnifica) di specchi inglobati uno dentro l'altro - ed interpretata egregiamente dalle due protagoniste, una Charlotte Rampling algida ma interiormente torbida, ed una Ludivine Sagnier in crescita, in felice simbiosi tra una confusa Lolita di provincia ed una femme fatale alle prime armi. Da non perdere.
Swimming Pool, regia di François Ozon, con Charlotte Rampling, Ludivine Sagnier, Charles Dance; giallo; Francia; 2003; C.; dur. 1h e 42'
Voto
7/8
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