Superman Returns
Regia di Bryan Singer
Cast: Kevin Spacey, Brandon Routh, Kate Bosworth, James Marsden, Frank Langella, Sam Huntington, Eva Marie Saint; fantastico; U.S.A.; 2006; C.
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X-Men
X-Men 2
Superman Returns
Operazione Valchiria
L’uomo
d’acciaio è tornato, e stavolta a raccontarcene le gesta è
un habitué dell’universo supereroistico, ovvero il
talentuoso Bryan Singer, autore dei due X-Men e
(soprattutto) del cult movie I soliti sospetti. Singer si
è avvicinato allo storico personaggio della DC Comics con rigore
filologico, con occhio particolarmente attento alla tetralogia cinematografica
firmata dal 1978 al 1987 da Richard Donner e Richard Lester. Al posto di
Christopher Reeve, il Superman ‘classico’, c’è un
volto nuovo, quello del giovane Brandon Routh, affiancato da un istrionico Kevin Spacey nei panni di
un Lex Luthor assai ironico, che forse costituisce la nota più sorprendente
di un film di marca fantastica e dunque segnato dall’immancabile
profluvio di effetti speciali. La
storia, per quanto filologicamente corretta, parte da uno spunto piuttosto
originale: Superman, alieno di Krypton, ha lasciato la Terra per girovagare per lo
spazio in cerca delle vestigia del suo scomparso pianeta natale. Al suo ritorno
nel pianeta d’adozione, cinque anni dopo, l’uomo d’acciaio
trova molte cose cambiate nella cara vecchia Terra: la sua ex fiamma, la bella
Lois Lane, ha conquistato il prestigioso premio Pulitzer grazie ad un
editoriale intitolato “Perché il mondo non ha bisogno di
Superman” (ed ha anche avuto un bel bimbo dal suo nuovo compagno). Nel
frattempo Lex
Luthor è uscito di galera grazie al classico cavillo legale e,
reperite adeguate fonti finanziarie previo matrimonio d’interesse con
anziana ereditiera, si è impegnato in un ambizioso piano criminale che
solo Superman potrà fermare: stavolta lo storico avversario
dell’uomo d’acciaio intende fabbricarsi un intero continente, a
prescindere dalle vittime che produrrà emergendo dagli abissi. L’unica
cosa che Superman ritrova identica è il vecchio posto di giornalista del
suo alter ego Clark Kent nella
redazione del “Daily Planet”, con scrivania a distanza ravvicinata
di una Lois
Lane ormai madre e (apparentemente) irrangiungibile. A conferma del rigore
filologico dell’operazione, Singer ha riutilizzato i vecchi spezzoni con
il personaggio di Jor-El (padre di Kal-El, alias Clark Kent, alias Superman)
interpretato da Marlon Brando, che per il ruolo ebbe un cachet di dieci
milioni di dollari, astronomico per la fine degli anni Settanta. Tanta azione e
tanti effetti speciali altamente spettacolari a fronte di una durata
francamente eccessiva, ma nel complesso la storia alla base di Superman Returns prende e
ci conduce senza annoiarci troppo fino all’immancabile happy ending.
Superman Returns, regia di Bryan Singer, con Kevin Spacey, Brandon Routh, Kate Bosworth, James Marsden, Frank Langella, Sam Huntington, Eva Marie Saint; fantastico; U.S.A.; 2006; C.; dur. 2h e 30’
Voto
7-
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