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  19/05/2024 - 19:09

 

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Marie-Antoinette
Regia di Sofia Coppola
Cast: Kirsten Dunst, Jason Schwartzman, Rip Torn, Judy Davis, Asia Argento, Marianne Faithfull, Aurore Clément; drammatico/storico; U.S.A.; 2006; C.

 




                     di Paolo Boschi


Il giardino delle vergini suicide
Lost in Translation - L'amore tradotto
Marie-Antoniette
Somewhere


Con soli due film all’attivo – ovvero il sorprendente esordio Il giardino delle vergini e la gradita conferma della seconda prova, Lost in translation la giovin regista col cognome più ingombrante del mondo si è imposta sulla scena internazionale come una delle più promettenti cineaste contemporanee, in grado di mettere d’accordo allo stesso tempo pubblico e critica. Senza dubbio anche Marie-Antoinette conferma sul fronte stilistico quanto di buono la Coppola ha mostrato finora: tutt’altro discorso invece sul versante narrativo, in cui la regista americana sembra alternarsi tra un biopic di schegge intimistiche ed un canonico film storico con sterzate pop a livello di commento sonoro. Certamente l’eleganza della messinscena e la cura estrema nell’inquadratura, insieme all’ottima prova di un cast complessivamente in parte giustificano la visione della storia (drammatica ma non troppo) di Maria Antonietta. Si comincia con la regina d’Austria che promette la figlia appena quattordicenne a Louis Auguste, il delfino di Francia, destinato a salire al trono come Luigi XVI, ultimo re di Francia. Si continua con l’approdo in terra d’Oltralpe della leggiadra principessa, che abbandona tutto (ma proprio tutto) al confine e ben presto convola a nozze con l’impacciato consorte, per tempo interminabile incapace di consumare il matrimonio donando alla Francia un legittimo erede al trono. Tra feste in maschera, acconciature alla moda, pasticcini e champagne, interminabili sessioni al tavolo di gioco, uno spettacolo a teatro, e tanto shopping (vestiti e calzature, privilegiatamente), la nostra eroina, sempre meno leggiadra e sempre più austriaca per la corte di Versailles e per il popolo transalpino, troverà financo il tempo per qualche maternità e per una relazione con un fascinoso ufficiale svedese prima d’avviarsi al suo tragico appuntamento con la ghigliottina. La colonna sonora, spesso in spiazzante disaccordo con le immagini e decisamente fuori contesto (storico), talvolta risulta funzionale come atipica mise en relief della storia. Da vedere.

Marie-Antoinette, regia di Sofia Coppola, con Kirsten Dunst, Jason Schwartzman, Rip Torn, Judy Davis, Asia Argento, Marianne Faithfull, Aurore Clément; drammatico/storico; U.S.A.; 2006; C.; dur. 2h e 3’

Voto 7- 

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