Bergamo Film Meeting 2001
Jacques Demy
Graham Greene
Diapason

La figura di Demy nel panorama della cinematografia francese rappresenta sicuramente una anomalia, soprattutto per il suo cinema leggero, pieno di stupore, che ha trovato nel musical la forma più sincera e riuscita nel esprimere il suo mondo. Lola, del 1960, è un omaggio ad un maestro come Max Ophuls ed è un magnifico esempio di cinema della nouvelle vague, con macchina in spalla, attori vicino alla vita, cioè, riescono a trasmettere i moti del loro animo, gli amori che si respirano nel lungo percorso della vita. Demy ha una regia ariosa che con il ritmo della musica mette in scena la vita di uomini e donne in maniera originale e persuasiva da qualsiasi forma precostituita. Del 1971 appartiene Le jouer de flute, adattamento personale del pifferaio magico, in una produzione inglese smagliante e coreograficamente suggestiva. Il difetto principale del film, sta proprio nella sua forma di racconto fiabesco che in qualche modo imprigiona le qualità dell'autore, incapace di trasmettere le suggestioni del suo cinema.

Voto 7