Ivan Zuccon: Alla scoperta di un regista
Ivan Zuccon: intervista 2005 di Scanner
Ivan Zuccon: Bad Brains
Il lavoro d’artigiano porta con se le fatiche di un impegno
osmotico, che impegna anima e corpo per dare vita al
proprio oggetto del desiderio da far conoscere a un numero sempre maggiore di
persone. In poche parole si può sintetizzare la passione di Zuccon,
un regista-artigiano nel senso nobile del termine, capace di licenziare un horror decadente
ambientato in un unico luogo, curato e cesellato con la determinazione di
vedere il proprio lavoro realizzato a tutti costi, fuori
dagli schemi stringenti delle produzioni consuete. Un
modo di avvicinarsi al cinema con l’intelligenza del basso costo, ma dal
rendimento scenico puntigliosamente coadiuvato da attori in parte e da
uno svolgimento intrigante, affidandosi ad interventi digitali ben riusciti. La
storia scritta dal regista insieme a Ivo
Gazzarrini racconta di una coppia di serial killer, fratello e sorella, che
vivono isolati in una casa derelitta, legati da una
passione incestuosa. La loro sete di sangue che li spinge a cercare qualcosa nel
corpo delle vittime appartengono a un trauma
infantile, quando i due in età adolescenziale hanno ucciso la madre e il loro
fratellino ancora in fasce. La sorella rappresenta la mente e lui il sadico
esecutore, ma entrambi cercano la chiave della loro
follia, o propriamente l’anima che hanno perso il giorno del duplice omicidio.
Una storia nera come la pece, dove la follia è il collagene
di un mondo a pezzi, dove non si riconosce più una identità formativa, e la
violenza diventa un virus che squarcia il razionale e imbratta di sangue il
comune sentire delle emozioni. Un film di duplice identità e
false piste, seguito da un montaggio alternato pronto a spiazzare lo spettatore
e a porlo in condizioni di disagio, nell’assistere a questa discesa
nell’inferno, che non ha appigli morali. Unico neo un finale non
convincente fino in fondo ma che non inficia un opera onirica
dalle atmosfere
lovecraftiane, tanto care al regista, con la
speranza che trovi un suo spazio distributivo al cinema o nella vendita in DVD.
Sicuramente all’estero il film troverà un diverso riscontro di mercato, ma
oramai a queste disfunzioni il cinema italiano ci ha abituato
da tempo. Prodotto
dalla romana Timeline, Bad
Brains è stato girato in 25 giorni, con una menzione
agli attori da Cerman a Tosi e alla Cepraga e soprattutto al carattere dominante di una Valeria Sannino,
sorprendentemente efficace. A voi la scelta di lasciarvelo scappare.
Voto
6 ½