Robert Zemeckis
Le verità nascoste - Recensione
Le verità nascoste - Altro parere
The Polar Express
Robert Zemeckis, regista di "Ritorno al Futuro", "Forrest Gump" e "Contact" dichiara apertamente di essersi ispirarato per costruire
"What lies Beneath" al cinema Hitchcokiano, che ha costruito per lui l'idioma del thriller. Nel film però c'è un esplicito riferimento a "La Morte corre sul fiume " di Charles Laughton. Negli U.S.A "What lies Beneath" ha incassato oltre 130 milioni di dollari, ed è ancora nella top five del box office settimanale, e il pubblico accorso alle proiezioni del festival dichiara di essersi lasciato trasportare dalla forte suspence e dall'incredibile tensione prodotta dalla pellicola. La Warner Bros Italiana, quindi, considerati i buoni propositi conserva il film come punta di diamante del listino natalizio, fissando l'uscita per il 15 dicembre.
Non si fa a tempo a godere della bellezza sensuale, incontenibile ed esplosiva di Sharon Stone che arriva sulla laguna un'altra bellezza eterea, raffinata ed elegante che corrisponde al nome di Michelle Pfeiffer. Trucco leggerissimo, un paio di occhiali che la rendono ancora più affascinate l'interprete di "What lies beneath" ("Le verità nascoste") di Robert Zemeckis, alla Mostra, nella sezione "Sogni e Visioni" non ha bisogno di troppi orpelli per mandare in estasi la platea della conferenza stampa e i numerosi curiosi e fan che le gridano con enfasi "I Love you Michelle !" all'uscita del Casinò. Lei raccoglie, sorride e manda un grande bacio al suo speciale ammiratore. La sua presenza sembra oscurare quella del suo partner, anche lui un super bello, Harrison Ford, sportivo e con lo sguardo sempre un po' cupo. Accompagnati dal regista, i due rispondono volentieri alle domande non troppo originali dei giornalisti. Così scopriamo, con poca sorpresa, che non hanno paura dei fantasmi, tema portante del film, che vorrebbero godersi di più lo splendore di Venezia, che non è facile per loro dare una definizione che non sia semplicistica di cinema come arte e che è fondamentale per loro misurarsi in ruoli diversi. Michelle Pfeiffer, però sorprende, dall'alto della sua esperienza, quando afferma con grande semplicità che dinanzi a registi come Zemeckis ma anche a giovani autori talentuosi si lascia completamente dirigere e plasmare dal loro occhio. Il festival è stato poi l'occasione per Harrison Ford per fare il punto della situazione su "Traffic", il prossimo film in produzione di Steven Soderbergh. Il regista di "Erin Brockovich" nonché di "Sesso, bugie e videotape" aveva scelto
Ford per la parte del protagonista.
Harrison Ford in un primo momento interessato avrebbe dato poi forfait, "ho abbandonato il progetto - dice in conferenza stampa - perché il personaggio, con problemi di tossicodipendenza, era troppo crudo e forte. Ho preferito altri ruoli. Questo non toglie la mia stima per Soderbergh. Al posto di Ford ci sarà Steven Bauer.
Voto
8 alla disponibilità
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